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Allarme morbillo. Oms e Cdc: “Rischio epidemia per calo vaccinazioni dovuto al Covid”

di E.M.

Un rapporto congiunto dell'Oms e dei Cdc americani rende conto di un forte calo delle vaccinazioni per il morbillo nel 2020. La pandemia di Covid ha posto in secondo piano questa malattia infettiva, le cui campagne di vaccinazione sono state rinviate in 23 Paesi, lasciando più di 93 milioni di persone a rischio. Nel 2020 ventidue milioni di bambini non hanno ricevuto la prima dose della vaccinazione contro il morbillo. 

11 NOV - Potrebbe essere la calma prima della tempesta. Se i casi di morbillo segnalati nel mondo continuano a diminuire rispetto agli anni precedenti, registrando un calo di oltre l’80% nel 2020 (in Italia a settembre 2021 i casi segnalati all’Iss sono stati solo tre), i progressi verso l’eliminazione del virus stanno invece subendo una brusca frenata aprendo le porte al rischio di future e pericolose epidemie.
 
Durante il 2020, oltre 22 milioni di bambini hanno infatti “perso” la prima dose di vaccino contro il morbillo, 3 milioni in più rispetto al 2019 8 (+16%), segnando il più grande aumento in due decenni e creando, appunto, condizioni pericolose per il verificarsi di epidemie. Non dimentichiamo che il morbillo è uno dei virus umani più contagiosi al mondo, che può avere anche esiti mortali, ma è quasi del tutto prevenibile attraverso la vaccinazione. Un dato su tutti, secondo le stime negli ultimi 20 anni il vaccino contro il morbillo ha evitato più di 30 milioni di morti nel mondo.
A lanciare l’allarme morbillo è il un nuovo Rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità e dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).
 
Dal Report emerge come durante la pandemia, i casi di morbillo segnalati siano diminuiti di oltre l’80% rispetto al 2019. Di contro la sorveglianza del morbillo è peggiorata: la copertura della prima dose è appunto diminuita nel 2020 e solo il 70% dei bambini ha ricevuto la seconda dose di vaccino contro il morbillo, ben al di sotto della copertura del 95% necessaria per proteggere le comunità dalla diffusione del virus del morbillo.
I 10 paesi con il maggior numero di bambini che non hanno ricevuto la prina dose  sono stati Nigeria (3,3 milioni), India (2,6 milioni) , Repubblica Democratica del Congo (1,5 milioni), Etiopia (1,4 milioni), Indonesia (1,1 milioni), Pakistan (1,0 milioni), Angola (0,7 milioni), Filippine (0,6 milioni), Brasile (0,6 milioni) e Afghanistan (0,4 milioni); rappresentano quasi i due terzi (59%) del totale mondiale.

In aggiunta al peggioramento delle lacune immunitarie in tutto il mondo, 24 campagne di vaccinazione contro il morbillo in 23 Paesi, originariamente previste per il 2020, sono state rinviate a causa della pandemia di Covid-19, lasciando più di 93 milioni di persone a rischio per la malattia. Campagne supplementari, sottolinea il Report, necessarie laddove i programmi di immunizzazione di routine hanno subito un importante stop.
 
Il monitoraggio, i test e segnalazione ‘deboli’ del morbillo mettono a repentaglio la capacità dei Paesi di prevenire le epidemie di questa malattia altamente infettiva, avverte così l’Oms. Anche perché le principali epidemie di morbillo si sono verificate in 26 paesi e hanno rappresentato l’84% di tutti i casi segnalati nel 2020.
 
“Un gran numero di bambini non vaccinati, focolai di morbillo e rilevamento e diagnostica delle malattie deviati per supportare le risposte Covid-19 sono fattori che aumentano la probabilità di decessi correlati al morbillo e gravi complicazioni nei bambini – ha affermato Kevin Cain, MD, Direttore del Global Immunization del Cdc – dobbiamo agire ora per rafforzare i sistemi di sorveglianza delle malattie e colmare le lacune immunitarie, prima che i viaggi e il commercio tornino ai livelli pre-pandemici, per prevenire epidemie mortali di morbillo e mitigare il rischio di altre malattie prevenibili con i vaccini”.
 
La riduzione dei casi di morbillo segnalati nel 2020 non deve mascherare il crescente rischio di morbillo per i bambini di tutto il mondo, sottolinea quindi l’Oms (i decessi stimati per morbillo sono scesi da circa 1.070.000 nel 2000 a 60.700 nel 2020. Il numero stimato di casi di morbillo nel 2020 è stato di 7,5 milioni a livello globale). La capacità dei paesi di garantire che i bambini ricevano entrambe le dosi raccomandate di vaccino contro il morbillo è infatti un indicatore chiave del progresso globale verso l’eliminazione del morbillo e la capacità di prevenire la diffusione del virus.
“Anche se i casi di morbillo segnalati sono diminuiti nel 2020, le prove suggeriscono che probabilmente stiamo assistendo alla calma prima della tempesta poiché il rischio di epidemie continua a crescere in tutto il mondo – ha affermato Kate O’Brien, direttore del Dipartimento di immunizzazione, vaccini e prodotti biologici dell’Oms – è fondamentale che i paesi vaccinano il più rapidamente possibile contro il Covid-19, ma ciò richiede nuove risorse in modo che non vada a scapito dei programmi di immunizzazione essenziali. L’immunizzazione di routine deve essere protetta e rafforzata; altrimenti rischiamo di scambiare una malattia mortale con un’altra”.
 
I sistemi di immunizzazione e sorveglianza devono essere rafforzati per ridurre i crescenti rischi di morbillo, incalza l’Oms sottolineando come la pandemia di Covid-19 abbia causato interruzioni significative ai servizi di immunizzazione e cambiamenti nei comportamenti di ricerca della salute in molte parti del mondo: “Sebbene le misure utilizzate per mitigare il Covid-19 (utilizzo dei Dpi, lavaggio delle mani, distanziamento) riducano anche la diffusione del virus del morbillo – conclude l’Oms – i paesi e i partner sanitari globali devono dare la priorità alla ricerca e alla vaccinazione dei bambini contro il morbillo per ridurre il rischio di epidemie esplosive e decessi prevenibili da questo malattia”.
 
E.M.

11 novembre 2021
© Riproduzione riservata


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