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Covid. Dal Congresso Simg un appello per la vaccinazione universale: “Vi chiediamo di vincere ogni dubbio ed ogni reticenza e di vaccinarvi”

L’appello lanciato al 38° congresso in corso a Firenze. Cricelli: “Non siamo solo i vostri medici di famiglia: conosciamo i vostri problemi sanitari e quelli delle vostre famiglie, i vostri timori, i vostri dubbi. In nome del profondo rapporto di fiducia che lega i medici di famiglia italiani e i loro amici pazienti, vi chiediamo di vincere ogni dubbio ed ogni reticenza e di vaccinarvi”. Preoccupazione anche per una stagione influenzale che si presenta particolarmente aggressiva tant'è che il picco potrebbe verificarsi già a fine anno.

23 NOV - E’ un appello accorato quello lanciato dal presidente della Simg Claudio Cricelli dal 38° Congresso nazionale della società scientifica di medicina generale. Un appello rivolto direttamente ai pazienti: “Cari amici pazienti, noi medici siamo al vostro fianco in ogni città, piccolo o grande paese d'Italia, in ogni momento della vostra vita e per ogni bisogno di salute”.
 
“Non siamo solo i vostri medici di famiglia – incalza Cricelli - conosciamo i vostri problemi sanitari e quelli delle vostre famiglie, i vostri timori, i vostri dubbi. In nome del profondo rapporto di fiducia che lega i medici di famiglia italiani e i loro amici pazienti, vi chiediamo di vincere ogni dubbio ed ogni reticenza e di vaccinarvi. Lo diciamo con la consapevolezza di chi i vaccini li somministra da sempre e ne conosce meglio di ogni altro l'efficacia e la sicurezza”.
 
Un appello che arriva nel pieno avvio della campagna per la terza dose di richiamo ma che intende arrivare anche ai tanti italiani che ancora non si sono vaccinati e che si aggiunge al timore di una stagione influenzale particolarmente aggressiva che già dalle prime rilevazioni mostra una tendenza a una crescita molto veloce che potrebbe veder anticipato il suo picco già entro la fine di quest’anno.
 
“L’influenza stagionale quest’anno è iniziata in 42ª settimana ed è immediatamente balzata sopra il livello epidemico – sottolinea Claudio Cricelli –. Abitualmente, l’influenza iniziava con pochi casi che crescevano gradualmente. Quest’anno, invece, la curva di crescita si sta mantenendo stabilmente sopra la soglia: questo lascia presumere che, se la curva non andasse a modificarsi, vi sarà un picco anticipato, collocato intorno alla 52ª e la 4ª setttimana del 2022, quindi a cavallo tra Natale e Capodanno e fine Gennaio del 2022”.
 
“Il susseguirsi dei nuovi casi – ha aggiunto Cricelli - è sotto gli occhi di tutti i medici di famiglia italiani, che ogni giorno seguono uno schema ricorrente: telefonata, analisi dei sintomi (che spesso sovrapponibili tra le due patologie), percorso diagnostico. Il lavoro è enorme: non si tratta solo di telefonate, perché dietro a ogni contatto c’è la salute di una persona per la quale si avvia un processo di cura e assistenza”.
 
“Inoltre, Covid e influenza non sono facilmente distinguibili – sottolinea Cricelli - tanto più che la variante delta ha un’elevata modalità di espressione attraverso le elevate vie respiratorie (raffreddore), quindi simula i sintomi tradizionali dell’influenza e di altre malattie respiratorie. Né quest’anno vi è stato un fenomeno come nel 2020, in cui il virus influenzale è stato arginato dalle misure restrittive messe in atto in gran parte del mondo”.
 
L’influenza è anch’essa tema centrale del congresso Simg che si tiene a Firenze in forma ibrida. Il Congresso, iniziato il 20 novembre con sessioni online, proseguirà fino al 31 marzo 2022 con una ampia mole di contenuti formativi da remoto con live dirette e FAD asincrone e con tre giorni di sessioni in presenza da giovedì 25 a sabato 27 novembre presso la Fortezza da Basso di Firenze.
 
Il Congresso è stato denominato “Progetto Nazionale di Rinascita e Ripartenza della Medicina Generale”: è infatti l’occasione, da una parte, per affrontare i problemi di politica sanitaria posti dalla pandemia, il ruolo futuro del MMG, l'allocazione delle risorse del PNRR, il rapporto tra ospedale e territorio, le nuove tecnologie e l’uso della telemedicina; dall’altra, vi è una altrettanto significativa parte scientifica che analizza le malattie croniche (patologie cardiovascolari, respiratorie, metaboliche, neurodegenerative, controllo del dolore, solo per citare le più ricorrenti) e le emergenze che si presentano al Medico di Medicina Generale, a partire proprio dal Covid.
 
Preoccupa il sovraccarico della medicina generale. “Questa situazione emergenziale ha nuovamente rilevato i limiti della medicina generale – ha detto ancora Cricelli - che oltre a fronteggiare l’emergenza pandemica e le malattie stagionali, deve seguire costantemente i malati cronici, già penalizzati con rallentamenti durante il 2020, senza dimenticare che sono gli stessi medici di famiglia ad essere già impegnati nella campagna vaccinale con le terze dosi, con i vaccini antinfluenzali, con i tamponi, con i green pass. Questa fase evidenza ancora di più come la pandemia gravi sul lavoro della medicina generale”.
 
La campagna vaccinale contro l’influenza. “Almeno 14-15 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale sono già state prenotate e in corso di consegna in tutte le Regioni e permettono di coprire la popolazione over 60 e i pazienti fragili – spiegano Ignazio Grattagliano e Alessandro Rossi –. L’obiettivo di somministrarli tutti sarebbe un successo, con un notevole aumento rispetto a qualche anno fa. Occorre ricordare che è urgente completare quanto prima questa campagna, per l’elevato numero di casi incidenti e perché il picco arriverà presto: vaccinarsi tardi potrebbe comportare il rischio di ammalarsi. Da tenere presente anche che il Medico di Medicina Generale può somministrare entrambi i vaccini, anche se di fatto la doppia vaccinazione in contemporanea contro Covid e influenza avviene raramente”.

23 novembre 2021
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