Meningite in Toscana. Nicchi (Sel): “Emergenza vera, ma il sistema sanitario regionale non è all'altezza”
La parlamentare commenta le notizie di stampa sui lunghi tempi di attesa cui si sarebbe costretti a sottostare per sottoporsi al vaccino. “Il bisogno della cittadinanza è acuto ma la risposta è lenta. È inaccettabile. Siamo di fronte a una disfunzione organizzativa del sistema sanitario toscano".
07 OTT - “E’ inaccettabile che, in tempi di emergenza come questi, sia necessario attendere un mese intero per un vaccino. Quella della meningite, in Toscana è una vera e propria emergenza. E di fronte a un’emergenza così forte, servirebbe una risposta altrettanto forte da parte del sistema sanitario. I tempi di attesa per un vaccino dimostrano, al contrario, che la risposta non è adeguata”. Ad affermarlo, in una nota, è la
deputata toscana Marisa Nicchi (Sel), in merito ai lunghi tempi di attesa per effettuare il vaccino contro la meningite e che, secondo l’edizione locale di
Repubblica, supererebbero anche i due mesi.
“Il bisogno della cittadinanza è acuto ma la risposta è lenta - ha proseguito Nicchi – Siamo di fronte a una disfunzione organizzativa, è necessario coinvolgere maggiormente tutta la catena dei soggetti che operano nella sanità, compresi i medici di famiglia. Ci chiediamo il perché di questa disfunzione – conclude Nicchi – Forse c’è carenza di personale in seguito ai tagli? O forse la sanità toscana è particolarmente impegnata nella riorganizzazione dei poteri piuttosto che nella cura dei bisogni reali?”.
07 ottobre 2015
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