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Elisoccorso, dalla Regione oltre 17 milioni per il 2016

Il finanziamento complessivo sarà così ripartito: 6.600.000 euro ciascuna per le aziende sanitarie Toscana sud est e Toscana nord ovest, dove operano i due apparecchi Pegaso 2 (Grosseto) e Pegaso 3 (Massa), che fanno entrambi servizio diurno e notturno; 4.000.000 alla Asl Toscana centro, dove opera Pegaso 1 (Firenze), che svolge il solo servizio diurno.

08 SET - Dalla Regione Toscana 17.200.000 euro per lo svolgimento del servizio di elisoccorso regionale nel 2016. Lo stabilisce una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di giunta su proposta dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. Il finanziamento complessivo sarà così ripartito: 6.600.000 euro ciascuna per le aziende sanitarie Toscana sud est e Toscana nord ovest, dove operano i due apparecchi Pegaso 2 (Grosseto) e Pegaso 3 (Massa), che fanno entrambi servizio diurno e notturno; 4.000.000 alla Asl Toscana centro, dove opera Pegaso 1 (Firenze), che svolge il solo servizio diurno.

Secondo i dati forniti dalla Regione in una nota che riferisce dello stanziamento, nel 2015 gli elicotteri Pegaso hanno effettuato 2.278 missioni, delle quali 2.077 per attività HEMS (Helicopter Emergency Medical Service), “cioè attività di soccorso sanitario che hanno garantito il trasporto del paziente direttamente dal luogo dell'evento all'ospedale appropriato, per dotazioni e funzionalità, all'ottimale percorso di diagnosi e cura, nei tempi più rapidi possibile, in linea con le indicazioni internazionali, secondo le quali la precocità di intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e disabilità residua”.

“Per migliorare sempre la capacità di risposta del servizio di elisoccorso ai bisogni dei cittadini - dice l'assessore Stefania Saccardi - gli elicotteri 118 devono essere dotati in maniera omogenea di apparecchiature e attrezzature sanitarie. Nel finanziamento corrisposto dalla Regione per il 2016 sono compresi anche 375.000 euro per l'acquisto di apparecchi elettromedicali che vanno a sostituire apparecchiature acquistate nel 2009 e quindi oggi obsolete”.

La Regione evidenzia come il numero degli interventi effettuati dagli elicotteri Pegaso “cresce di anno in anno, anche per il sempre maggiore utilizzo degli elicotteri 118 per l'ottimizzazione dei percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti, quali trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus (first quintet hour)”.

Gli elicotteri 118 effettuano, oltre all'attività di trasporto sanitario (HEMS), anche attività di elisoccorso con l'utilizzo di tecniche che prevedono l'impiego di metodiche particolari, come l'uso del verricello, sulla base di una specifica convenzione tra la Regione Toscana e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano; nonché trasporto di farmaci, organi, persone, materiali in caso di calamità e maxiemergenze.

L'elisoccorso in Toscana
In Toscana il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi operative:
- elicottero Pegaso 1, con base all'ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl Toscana centro (Firenze), con competenza operativa prevalente nell'area Toscana centrale;
- elicottero Pegaso 2, con base all'ospedale Misericordia della Asl Toscana sud est (Grosseto), con competenza operativa prevalente nell'area Toscana sud e isole dell'arcipelago;
- elicottero Pegaso 3, con base all'aeroporto del Cinquale, Asl Toscana nord ovest (Massa Carrara), con competenza operativa prevalente nell'area Toscana nord e isole dell'arcipelago.

L'elicottero Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado di volare anche di notte, garantiscono 22 ore di operatività al giorno, con turni di 11 ore intervallati da un'ora di fermo tecnico, e sono abilitati al sorvolo del mare e pertanto garantiscono il soccorso anche nelle isole dell'arcipelago toscano.

L'elisoccorso viene utilizzato per:
- interventi territoriali di emergenza/urgenza (interventi primari);
- trasporti interospedalieri di emergenza/urgenza (interventi secondari);
- attività di soccorso in ambiente ostile/montano;
- attività addestrativa, voli per ricognizioni, sopralluoghi;
- missioni tecnico logistiche su richiesta del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (SAST).

08 settembre 2016
© Riproduzione riservata

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