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In Toscana dopo la ‘dieta’ delle Asl ora tocca ai distretti. Ecco il piano per la riduzione da 34 a 26

La riforma della sanità toscana approvata un anno fa prosegue il suo iter di riorganizzazione attraverso la  revisione degli ambiti territoriali di zona distretto. Il piano coinvolge complessivamente 106 comuni e quasi un milione (974.000) di abitanti, pari al 26% della popolazione toscana. Il risultato di questo processo comporta, appunto, la riduzione degli ambiti zonali da 34 a 26. IL DOCUMENTO

21 DIC - “Le zone distretto del sistema sanitario regionale si riducono da 34 a 26”. È quanto prevede la proposta di legge "Disposizioni in merito alla revisione degli ambiti territoriali delle zone distretto" approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta, che andrà ora all'approvazione del Consiglio regionale della Toscana.
 
Dopo la riduzione delle Asl da 12 a 3 ecco una nuova riorganizzazione per i distretti. “La riduzione degli ambiti zonali – scrive la Regione - rientra nel processo di riordino degli assetti del servizio sanitario regionale avviato con la legge regionale del 16 marzo 2015 e proseguito con la legge regionale approvata dal Consiglio un anno fa, il 28 dicembre 2015”.
 
Cosa prevede la proposta di legge. In particolare, con la proposta di legge si procede alla revisione degli ambiti territoriali di zona distretto. I nuovi ambiti sono stati individuati all'interno delle tre nuove grandi aziende sanitarie in base a criteri quali il numero di abitanti, l'estensione del territorio, il numero di comuni, ponendo attenzione alle zone disagiate, di confine, montane, alla loro identità territoriale, e considerando le esperienze socio-sanitarie maturate e consolidate e il rapporto fra dimensioni elevate del territorio e scarsa densità abitativa. I singoli consigli comunali, le unioni dei comuni o le singole conferenze zonali integrate hanno potuto avanzare proposte per la ridefinizione degli ambiti.
 
Il processo di unificazione interesserà 14 ambiti zonali, che compongono 6 nuove zone distretto, e coinvolge complessivamente 106 comuni e quasi un milione (974.000) di abitanti, pari al 26% della popolazione toscana. Il risultato di questo processo comporta, appunto, la riduzione degli ambiti zonali da 34 a 26.
 
La fase transitoria e i finanziamenti. “La proposta di legge – specifica la Regione - detta anche la disciplina transitoria per garantire la continuità del sistema nella fase di passaggio dalle preesistenti zone distretto alle nuove, disciplinando, tra l'altro, il processo di fusione per incorporazione, nell'ipotesi in cui nella stessa zona distretto sussistano due o più società della salute. La pdl prevede anche un contributo di primo avvio a favore delle zone distretto oggetto di accorpamento e specifici incentivi di finanziamento per ulteriori accorpamenti tra zone distretto preesistenti”.

21 dicembre 2016
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