Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 28 MARZO 2024
Toscana
segui quotidianosanita.it

Donne migranti vittime di abusi. Ipasvi Firenze: “Per accoglierle serve specifica formazione”

L’apposita Commissione istituita presso il Collegio chiede un protocollo specifico per questi casi “anche alla luce della Direttiva UE 2013/33 che obbliga a una valutazione individuale delle specifiche esigenze di accoglienza delle persone vulnerabili, da operare in ogni fase della procedura fino alla sua conclusione”.

31 MAG - “Lasciare il proprio Paese alla ricerca di una vita dignitosa è sempre doloroso. Si parte con la consapevolezza che arrivare vivi è una scommessa, un’angoscia alla quale succede che si aggiungano violenze e abusi, consumati nel tragitto nei confronti delle donne. I casi di questo tipo si moltiplicano e il personale che si trova ad accogliere le vittime di torture e violenze non sempre è preparato a farlo: un dramma nel dramma, dove il lavoro degli infermieri è messo a dura prova ma rimane fondamentale per dare il giusto soccorso alla salute di queste donne, provate fisicamente e psicologicamente”.
 
È su questo tema che punta i riflettori la Commissione migranti del Collegio Ipasvi di Firenze: composta da Abukar Aweis Mohamed, Antonella Agostini e Rim Ezzedine, richiede un protocollo specifico per questi casi “anche alla luce della Direttiva UE 2013/33 che obbliga a una valutazione individuale delle specifiche esigenze di accoglienza delle persone vulnerabili, da operare in ogni fase della procedura fino alla sua conclusione”.

I richiedenti asilo in condizione di vulnerabilità, come le donne che hanno subito abusi, devono essere trattati in via prioritaria - spiegano dalla Commissione -. Una delle difficoltà maggiori del fenomeno è proprio la mancanza di preparazione alla gestione delle vittime di violenza di genere durante il percorso di accoglienza. Le donne e le ragazze richiedenti asilo che hanno subito violenza, per motivi culturali e in presenza di persone di sesso maschile raramente raccontano la loro sofferenza; preferiscono tenerla nascosta per vergogna e paura. C’è bisogno poi di personale sanitario esperto in materia: molte donne arrivano in stato di gravidanza, frutto di stupro subito nel viaggio, e chiedono di interromperla. Manca la formazione del personale, necessaria per affrontare e tutelare la salute di questo tipo di vittime di torture; gli operatori (sanitari e non) hanno bisogno di essere formati per promuovere la qualità e l'armonizzazione degli interventi allo scopo di rispondere ai bisogni dei richiedenti asilo prevenendo lo stress lavoro correlato”.

“Per questo auspichiamo che le istituzioni diano avvio a progetti formativi obbligatori rivolti agli operatori, sanitari e non – proseguono dalla Commissione -, soprattutto per favorire la conoscenza delle culture con cui vengono a contatto, la consapevolezza del profilo di vulnerabilità e dei loro diritti. Accanto a questo, è necessario predisporre una procedura standard dello screening sanitario introducendo linee guida delle buone pratiche per l’accoglienza, uguali per tutte le Regioni, e individuare precocemente il fenomeno di violenza di genere in collaborazione con le ASL competenti per territorio. I controlli devono essere fatti nel rispetto dello spazio consentito e secondo il numero previsto, evitando appunto il promiscuo tra uomini e donne che hanno subito violenza”.

Per la Commissione è “fondamentale”, infine, “nell'ambito dell'approccio multidisciplinare, la presenza di un Infermiere Case Management esperto in materia di vulnerabilità, fragilità, diritti e culture diverse che possa seguire la persona in tutto il suo percorso clinico-assistenziale e sociale”.

31 maggio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Toscana

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy