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In Toscana cittadini protagonisti della programmazione sanitaria e del monitoraggio sulla qualità dei servizi

Approvata dalla Giunta la delibera che istituisce a livello regionale il Consiglio dei cittadini per la salute e a livello territoriale i Comitati di partecipazione aziendali e di zona distretto. Il Consiglio consente la partecipazione dei cittadini ai processi di disegno e sviluppo dei servizi sanitari; i Comitati avranno gli stessi compiti a livello aziendale e zonale.

02 MAR - Un Consiglio dei cittadini per la salute e un Comitati di partecipazione aziendali e di zona distretto, per una maggiore e più attiva partecipazione degli utenti alla pianificazione, programmazione e al buon funzionamento dei servizi sanitari. Sono gli organismi previsti da una delibera approvata dalla Giunta della Toscana su proposta dall’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi. Organismi che fanno parte degli strumenti di partecipazione previsti dalla legge regionale 75/2017, “Disposizioni in materia di partecipazione e di tutela dell'utenza nell'ambito del servizio sanitario regionale”.

Il Servizio sanitario regionale, si ricorda nella delibera, pone al centro della propria azione il cittadino, in quanto titolare del diritto alla salute e soggetto attivo del percorso assistenziale. Il punto di vista dei cittadini è un elemento essenziale per orientare l'organizzazione dei servizi, che deve essere attuata in coerenza con i principi di umanizzazione, personalizzazione ed equità, per rispondere con efficacia ed efficienza ai bisogni di salute delle persone, e articolare l'offerta in modo tale che sia la più appropriata, a garanzia dell'uguaglianza e di pari opportunità rispetto a condizioni sociali e stati di bisogno differenti.

Per consentire una partecipazione dei cittadini alla pianificazione e programmazione, la legge regionale 75/2017 istituisce a livello regionale il Consiglio dei cittadini per la salute, e sul territorio i Comitati aziendali di partecipazione e i Comitati di partecipazione di zona-distretto.

IL CONSIGLIO DEI CITTADINI PER LA SALUTE
“Consente un’autentica collaborazione dei cittadini ai processi di disegno e sviluppo dei servizi sanitari, attraverso il loro contributo al processo decisionale e al monitoraggio dell'equità di accesso e della qualità e sicurezza delle risposte”, spiega la Regione in un comunicato stampa.

E' istituito presso la direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale, presieduto dall'assessore al diritto alla salute e costituito da 23 membri, di cui: tre designati fra i propri componenti da ciascun comitato aziendale di partecipazione delle aziende sanitarie; uno designato fra i propri componenti da ciascun comitato aziendale di partecipazione delle aziende ospedaliero universitarie e degli altri enti del Ssr; tre designati dal Comitato regionale dei consumatori e degli utenti; cinque designati dagli organismi di partecipazione istituiti presso la dirrezione competente in materia di diritto alla salute per affrontare specifiche tematiche sanitarie: Gruppo Accademia del cittadino (2), Forum delle malattie rare (1), Consulta regionale della salute mentale (1), Consulta regionale per le disabilità (1).

Il Consiglio dei cittadini è nominato dal presidente della giunta regionale e resta in carica per la durata della legislatura regionale.

Tra i suoi compiti, contribuire alla predisposizione degli atti di programmazione di ambito regionale o di area vasta; fornire contributi per la redazione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali; collaborare allo sviluppo di strumenti di rilevazione sulla qualità dei servizi dal punto di vista del cittadino; proporre iniziative culturali, attività di studio e ricerca; collaborare a iniziative di formazione rivolte ai cittadini. Entrerà in funzione a giugno 2018. Si riunirà almeno quattro volte l'anno.

COMITATI DI PARTECIPAZIONE AZIENDALI E DI ZONA DISTRETTO
Verranno istituiti nelle prossime settimane in ciascuna azienda o ente del servizio sanitario regionale (Ispro e Fondazione Monasterio) e in ciascuna zona distretto o Società della salute, come strumenti di partecipazione alla governance della sanità e dei servizi socio-sanitari. “Avranno, a livello aziendale e zonale, gli stessi compiti che il Consiglio dei cittadini ha a livello regionale”, spiega la Regione.

Nelle aziende Usl, il Comitato di partecipazione sarà composto da due membri designati fra i propri componenti da ciascun Comitato di partecipazione di zona distretto.

Per la partecipazione ai Comitati, verranno siglati protocolli tra le aziende sanitarie e ogni singola associazione. Possono sottoscrivere il protocollo le organizzazioni di volontariato e tutela e le associazioni di promozione sociale operanti nel settore sanitario, socio-sanitario o comunque in settori attinenti alla promozione della salute. Sono escluse invece le associazioni che intrattengono rapporti economici continuativi con l'azienda sanitaria. Le associazioni collaborano a realizzare, negli ospedali come nei servizi territoriali, la propria attività di sostegno al cittadino sul piano dell'accoglienza, dell'informazione e della facilitazione all'accesso, mettendolo in grado di esprimere i propri bisogni e facilitandolo nella fruizione dei servizi e nel coinvolgimento consapevole nelle cure.

02 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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