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Toscana. Consiglio regionale vota mozione per consentire vendita di farmaci “sfusi” in farmacia

La proposta viene da due esponenti di Sinistra italiana ma è stata approvata all'unanimità, sottolineano i proponenti. Sarti e Fattori (Sì-Toscana a sinistra): “Un atto importante per rendere più efficiente la spesa farmaceutica. Troppi i farmaci, perlopiù a carico del servizio sanitario nazionale, che finiscono sprecati, spesso confezioni mai aperte e scadute, e che diventano poi un enorme quantità di rifiuti da smaltire”

19 APR - Il Consiglio della Regione Toscana ha approvato una mozione di Sì Toscana a Sinistra che impegna la Giunta regionale attivarsi per promuovere la vendita di farmaci sfusi nelle farmacie e incentivare il ricorso a dosi mirate all’esatta necessità prevista dalla cura. Del resto la legge 190/2014 al comma 591, si ricorda nell’impegnativa, prevedeva già la produzione e distribuzione, in ambito ospedaliero, di medicinali in forma monodose.
 
“Un atto importante per rendere più efficiente la spesa farmacologica, sia nelle strutture ospedaliere sia nelle famiglie, nel solco della campagna di sensibilizzazione promossa dalla rivista ecologista ‘People for Planet’ e dei principali studi ed esperienze internazionali. La somministrazione di farmaci sfusi in farmacia è ormai una realtà in paesi come Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada ed è allo studio dei governi francese e svizzero, che hanno deciso l’avvio di una sperimentazione”, ora è tempo di cambiare anche nel nostro paese”, hanno commentato i consiglieri regionali Paolo Sarti e Tommaso Fattori, che precisano che la mozione è stata approvata all'unanimità dal Consiglio.
 
“Troppi sono, infatti, i farmaci, perlopiù a carico del servizio sanitario nazionale, che finiscono sprecati, spesso confezioni mai aperte e scadute, e che diventano poi un enorme quantità di rifiuti da smaltire, oltre 1500 tonnellate l’anno secondo il ‘Rapporto Rifiuti Urbani 2015’ di Ispra. Si deve quindi promuovere una proficua collaborazione tra medici, farmacisti e aziende produttrici per diffondere prioritariamente la vendita di farmaci sfusi e rendere disponibili confezioni dei farmaci calibrate sulle necessità terapeutiche, prevedendo l’introduzione di pacchetti personalizzati e dosi unitarie”.
 
“Sono anche necessarie campagne d’informazione e educazione sanitaria sull’uso prudente e appropriato dei farmaci, oltre iniziative per incrementare la tracciabilità sulla distribuzione e per la produzione e la distribuzione in ambito ospedaliero di medicinali in forma monodose”, hanno aggiunto.
 
“Infine la mozione chiede piena attuazione alla legge 166 del 2016 per consentire la donazione di medicinali non utilizzati alle Onlus per finalità sociali e che tali disposizioni siano estese anche ai farmaci a uso veterinario”, hanno concluso Sarti e Fattori. 
 
In sede di dichiarazione di voto Serena Spinelli (Art.1/Mdp) e Andrea Quartini (M5s) hanno annunciato sostegno al testo. In particolare, Quartini ha aggiunto il tema dei farmaci non venduti, perché prossimi alla scadenza. Il punto, non trattato nella mozione, merita di essere sviluppato a detta del vicepresidente del Movimento 5 stelle.

19 aprile 2018
© Riproduzione riservata

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