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A Siena infermieri impiegati come necrofori. L’OPI chiede chiarimenti

Il segretario Nursind per le province di Arezzo, Siena e Grosseto denuncia: “All’ospedale di Nottola (SI) gli infermieri sono utilizzati come necrofori. Doveva essere una soluzione temporanea ma si protrae ormai da 5 anni. Intervenga la direzione sanitaria”

17 MAG - All’ospedale di Nottola (SI) gli infermieri sono utilizzati come necrofori. 

La denuncia arriva da Claudio Cullurà, segretario territoriale per l’area che copre le province di Arezzo, Siena e Grosseto per il Nursind. 

“Ci è stato detto che si tratta di una soluzione temporanea, ma la situazione è determinata da una specifica delibera del 2013”, spiega il rappresentante sindacale. “La delibera è  dell’allora Asl 7 di Siena, di cui abbiamo chiesto conto anche recentemente. Ci sono sentenze, infatti, che stabiliscono che l’infermiere non può essere distolto dalla sua funzione, che è quella – lo ricordiamo – di curare i vivi, non i morti. Nel momento in cui l’infermiere si allontana con l’operatore sanitario per trasportare la salma, il reparto rimane sguarnito”.

Alle domande del Nursind, dice Cullurà, “è stato risposto che questa organizzazione è stata disposta per aiutare i familiari ad elaborare il lutto, affermazione che troviamo fuori luogo e offensiva prima di tutto nei confronti degli stessi familiari. Sarebbe dovuto trattarsi di una situazione del tutto provvisoria. Ma va avanti da 5 anni e non vi è nessuna volontà di risolverla, da parte dell’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est”.

Diverso è il casi dell’ospedale di Castel Del Piano, dove in effetti esiste un programma strutturato di supporto alla gestione del lutto che coinvolge gli infermieri: “in quest'ultimo caso su base volontaria del personale stesso, e  pertanto non si rileva nessuna allarmante inappropriatezza, tale da dover sospendere il servizio”, conclude Cullurà. 

Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Siena.
In una nota, il presidente Michele Aurigi chiede chiarimenti alla direzione della Asl Toscana Sud Est. 

“Non appena calato il sipario sui festeggiamenti della Giornata Internazionale dell’Infermiere, ci troviamo a commentare notizie di stampa che denunciano l’impiego di infermieri come necrofori o becchini”, dice Aurigi. 
 
“La professione infermieristica abbraccia tutte le fasi della vita, compresa la morte, ed anche il sostegno ai familiari che si trovano ad affrontare un momento così doloroso. Questo può comportare, caso per caso, che l’infermiere si faccia carico pure di parte del processo di sistemazione e accompagnamento della salma che però, di norma, deve essere garantito da personale tecnico specificatamente individuato”, afferma. 
 
“Per meglio comprendere i fatti descritti, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Siena, chiederà approfondimenti alla Direzione dell’ASL Sud Est al fine di verificare congiuntamente le eventuali situazioni di demansionamento, ma anche di potenziale inappropriatezza nell’impiego dei professionisti infermieri, con la certezza che da parte dell’azienda vi sia apertura al dialogo e ricerca di soluzioni, peraltro ribadite in un tavolo aperto con tutti gli Ordini professionali nella giornata di ieri, mirate al miglioramento dei servizi al cittadino”.

17 maggio 2018
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