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Aumento di stipendio per dipendenti Careggi. Calamai: “Nessun ‘premio’ o elargizione al di fuori della regolare e legittima valorizzazione degli incarichi”

Torna sul caso dell’incremento di retribuzione per 4 dipendenti prima del loro distacco alla Direzione Generale della sanità, Monica Calamai, attuale Dg ai Diritti e coesione sociale ed ex manager del Careggi: “La possibilità per una manager pubblico di erogare compensi in maniera arbitraria ed al di fuori di ogni previsione contrattuale è fortemente limitata dalle norme sulla trasparenza”

22 MAG - “I quattro dirigenti dell’Aou Careggi che sono stati comandati in Regione per ricoprire incarichi di responsabilità erano titolari di strutture di elevata complessità già nell’Azienda di provenienza ed attualmente percepiscono retribuzioni che trovano riscontro entro i parametri e i limiti dei contratti di lavoro della dirigenza del servizio sanitario nazionale. Nessun ‘premio’ o altra elargizione è stata loro conferita al di fuori della regolare e legittima valorizzazione dei rispettivi incarichi. Inoltre, le retribuzioni attualmente percepite sono assolutamente confrontabili con le retribuzioni percepite dai dirigenti regionali parimenti responsabili di settori organizzativi”. 
 
Mette i puntini sulle “i” Monica Calamai, ex Direttore generale del Careggi e attuale Direttore generale ai Diritti e coesione sociale della Regione Toscana che risponde così alla stampa, in particolare ad un articolo pubblicato su La Repubblica Firenze, che ritorna sul caso dei dirigenti al centro della cronaca per aver ricevuto un aumento di retribuzione prima del loro distacco alla Direzione Generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale della Regione Toscana.
 
“I dirigenti in questione – chiarisce Calamai in una nota – percepiscono retribuzioni che variano da circa euro 82mila a circa euro 102mila lordi annui. Per quanto particolarmente riguarda il dr. Matteo Sammartino, già Direttore amministrativo di Careggi, la retribuzione attualmente percepita è inferiore a 100mila euro lordi annui (quindi inferiore sia allo stipendio che percepiva da direttore amministrativo, pari ad euro 114mila annui, sia alla fantasiosa e fuorviante cifra di 130mila euro citata nell’articolo di Repubblica). Si ricorda, infine, che la possibilità per una manager pubblico di erogare compensi in maniera arbitraria ed al di fuori di ogni previsione contrattuale è fortemente limitata dalle norme sulla trasparenza: infatti, i dati stipendiali dei dirigenti pubblici sono sempre verificabili da parte di ogni cittadino nel sito ‘Amministrazione trasparente’ di ogni pubblica amministrazione (in questo caso Regione Toscana e Azienda ospedaliera di Careggi), ove si ha anche la possibilità di confrontare l’ammontare delle retribuzioni erogate con gli incarichi ed i livelli di responsabilità assegnati ai singoli dirigenti”.
 
Nei giorni scorsi, sul caso era intervenuto anche il Governatore Enrico Rossi, ribadendo la fiducia a Calamai e chiarendo che gli aumenti erano nella norma, aggiungeva, che per ragioni di opportunità bisognava tuttavia ripristinate la situazione precedente.

22 maggio 2018
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