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Schianto sulla A24, muore Andrea De Luca, infettivologo. Il cordoglio di Saccardi, dell’Università e Aou di Siena e della Simit

“La sanità toscana perde un professionista valente, molto apprezzato in ambito universitario e molto amato dagli studenti e dai giovani”, afferma l’assessore. “Ci lascia un grande professionista e un brillante ricercatore”, è il pensiero del rettore Francesco Frati e il direttore dell’Aou Valtere Giovannini. La Società italiana di malattie infettive lo ricorda come “un grande clinico, una delle menti più brillanti dell'infettivologia”.

05 FEB - E' morto ieri in un incidente sulla A24, a Carsoli, Andrea De Luca nell'incidente stradale sull'A24. Abruzzese di nascita, De Luca era Professore Ordinario di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e membro della Simit, Società italiana di Malattie infettive e tropicali.

La sua morte ha scosso la sanità toscana e la Simit. “Con la morte di Andrea De Luca, la sanità toscana perde un professionista valente, molto attivo sia sul fronte della ricerca che su quello della divulgazione. De Luca era molto apprezzato in ambito universitario e molto amato dagli studenti e dai giovani. Collaborava attivamente con l'assessorato sui temi dell'Aids e dell'epatite C, era membro della Commissione terapeutica regionale, sempre presente nei gruppi di lavoro sulle malattie infettive. Lascia un grande vuoto; alla famiglia, ai suoi studenti, ai suoi collaboratori il mio pensiero”, è il messaggio di cordoglio dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.
 
Anche l’Università di Siena e l’Azienda ospedaliero universitaria senese partecipano al dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del professor Andrea De Luca. “Ricevo con sconcerto e profondo dolore questa notizia” afferma in una nota il rettore dell’Ateneo Francesco Frati. “De Luca era un ricercatore brillante, un medico attento ma anche un grande divulgatore, sempre in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e in particolare nella sensibilizzazione degli studenti e dei giovani sul tema dell’Aids. Tra le tante attività di prevenzione e informazione, recentemente aveva promosso uno screening gratuito di controllo dell’Hiv al Santa Chiara Lab. Inoltre, in questi giorni è partito un importante progetto internazionale di ricerca sull’Hiv, la tubercolosi e l’epatite C al quale De Luca stava lavorando. Ci lascia - ha aggiunto il rettore - uno scienziato e un uomo di grande qualità”.7

“Siamo sconvolti per la terribile notizia”, è il commento di Valtere Giovannini, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Senese. “Il professor De Luca era un professionista eccellente, sempre disponibile. Da sempre impegnato nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura per la lotta all'Aids; grazie a lui abbiamo raggiunto grandi risultati anche per le nuove terapie per eradicare l'epatite C. È stato un grande infettivologo, un punto di riferimento per tutti i colleghi, e la sua competenza, oltre che la sua umanità, ci mancheranno tantissimo. Ci uniamo al dolore della sua famiglia con un grande abbraccio e profondo cordoglio da parte di tutto l'ospedale”.

Anche la Simit lo ricorda con parole di ammirazione e ripercorrendo la sua lunga e brillante carriera. Andrea De Luca aveva conseguito la maturità scientifica presso la Scuola Germanica di Roma e si era laureato cum laude in Medicina e Chirurgia nel 1989 presso la Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e specializzato cum laude in Malattie Infettive nel 1993, sempre in Cattolica, nella scuola diretta dal Prof. Luigi Ortona. Studente modello, medico, ricercatore e docente brillante e appassionato, eclettico e versatile nel suo approccio alla conoscenza e ricerca scientifica, umano, delicato e affettuoso nel suo rapporto con i pazienti.

“Negli anni che abbiamo condiviso presso il Policlinico Gemelli, gli anni più difficili e duri della epidemia di HIV/AIDS, Andrea era stato un pilastro portante del gruppo. Grande generatore di idee, infaticabile costruttore di progetti, medico sapiente ed equilibrato nelle decisioni, collega e amico fraterno” ricorda il prof. Andrea Antinori, Direttore Sanitario  I.N.M.I. Lazzaro Spallanzani di Roma e Presidente di ICAR - Italian Conference on AIDS and Antiviral Research, di cui lo stesso De Luca era stato Presidente in occasione del Congresso Nazionale del giugno 2017 tenutosi a Siena.

“Con la sua intelligenza, preparazione e creatività scientifica – spiega la Simit -, De Luca era diventato un vero punto di riferimento nella comunità scientifica infettivologica, in particolare in quella impegnata sulla malattia da HIV. Strategici e di grande spessore internazionale, i suoi progetti di ricerca sulle resistenze, il tropismo e i sottotipi di HIV all’interno delle coorti nazionali e internazionali, come fondamentali i suoi studi sul neuroHIV e sulla leucoencefalopatia multifocale progressiva, sulla coinfezione di HIV con i virus epatitici. Esperto di fama mondiale sulla terapia antiretrovirale, invited lecturer a numerosi congressi internazionali, principal investigator di trial randomizzati sulle strategie di semplificazione della terapia antiretrovirale”.

Dal 2004 era consulente presso il WHO, Dipartimento HIV/AIDS, Unità di HIV Drug Resistance e dal 2013 era membro del “core group” dell’HIV-RESNET presso il WHO, dove aveva collaborato sul tema delle resistenze di HIV a livello globale e sui modelli di transizione verso farmaci innovativi nei paesi a risorse limitate. Già Membro della Commissione Nazionale AIDS, Ministero della Salute, era membro permanente del Panel delle Linee Guida sulla gestione dell’infezione da HIV ed il trattamento Antiretrovirale della Società di Malattie Infettive e Tropicali/Ministero della Salute, membro del Panel per la stesura delle Linee Guida WHO per la gestione ed il trattamento dell’infezione da HIV, e del Panel for European Guidelines for the Clinical Use of HIV Drug Resistance Testing. Membro del Comitato Scientifico degli studi di coorte ARCA, ICONA, CHAIN, COHERE, CASCADE. Membro del Comitato Scientifico di Programma e già Presidente dell’Italian Conference on AIDS and Antiviral Research (ICAR).

Autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche indexate su NCBI PubMed con oltre 13.000 citazioni e un h-index di 56. E’ stato coordinatore di numerosi progetti di ricerca finanziati dal Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Fondi di Ateneo dell’Università Cattolica, Commissione Europea, sulle resistenze agli antivirali e sulle emerging technologies. Aveva in corso collaborazioni con la World Health Organization, con il Rega Institute of Virology di Lovanio in Belgio, con l’Institute of Virology, University of Cologne in Germania, con il Royal Free Hospital, University College di Londra UK, con il Laboratoire de Virologie, GH Bichat-Claude Bernard di Parigi in Francia.

05 febbraio 2019
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