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Terapia CAR-T contro leucemie e linfomi. In Toscana si farà in 4 centri

A Careggi e Meyer, già individuati nei mesi scorsi, si uniscono l’Aou di Pisa e Siena. La stessa delibera istituisce un'apposita Commissione di esperti con il compito di valutare la casistica e la qualità del percorso delle procedure CAR-T eseguite nei centri abilitati.

28 AGO - Si farà nelle quattro aziende ospedaliero universitarie - Careggi e Meyer a Firenze; Pisa e Siena - la terapia CAR-T per la cura di linfomi e leucemie degli adulti e dei bambini. Una delibera approvata dalla giunta nel corso della seduta di ieri pomeriggio, su proposta dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha ampliato il numero dei centri, che due precedenti delibere di marzo e aprile scorsi limitavano invece a Careggi e Meyer. Lo comunica l’assessorato regionale alla Salute in una nota.

“Ora che l'Agenzia italiana del farmaco ha dato l'autorizzazione per la rimborsabilità di questa terapia, che è molto cara - è il commento dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - vogliamo che in tutti i centri ospedaliero universitari della Regione sia possibile seguire i pazienti che ne hanno bisogno. In tutte le quattro aziende ci saranno team multidisciplinari in grado di garantire ai pazienti un'assistenza specializzata per l'intero percorso di cura”.

L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha dato di recente l'ok alla rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale della terapia, che comunque sarà disponibile non prima di alcuni mesi. In attesa del provvedimento di Aifa di autorizzazione all'immissione in commercio, ogni Regione deve individuare i centri autorizzati. In un primo tempo, in Toscana erano stati individuati, appunto, Careggi e Meyer. La nuova delibera allarga la rosa dei centri autorizzati a tutte e quattro le aziende ospedaliero universitarie.

La stessa delibera istituisce anche un'apposita Commissione di esperti con il compito di valutare la casistica e la qualità del percorso delle procedure CAR-T eseguite nei centri abilitati in Toscana: della Commissione fanno parte esperti di ciascuna azienda ospedaliero universitaria e delle tre aziende sanitarie.

I centri autorizzati dalla Regione per l'utilizzo delle CAR-T dovranno individuare specifici percorsi di trattamento interni, omogenei e condivisi tra tutte le AOU; queste dovranno coinvolgere diverse aree terapeutiche: i centri ematologici di trapianto di CSE (Cellule staminali emopoietiche); terapia intensiva; neurologia; farmacia ospedaliera. I centri abilitati dovranno garantire che il personale interno individuato nel percorso abbia completato un programma educazionale multidisciplinare che consenta la totale gestione della terapia.

28 agosto 2019
© Riproduzione riservata

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