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Pronto soccorso. All’accoglienza anche 130 giovani del servizio civile

L’obiettivo è supportare gli operatori sanitario offrendo un utile servizio a pazienti e famigliari, anche nell’ottica di ridurre il rischio aggressioni. Saccardi: “Stiamo cercando di mettere in atto una serie di azioni per migliorare il clima e la qualità dell'accoglienza nei 38 pronto soccorso della Toscana. Tra queste azioni, ci è sembrato che l'impiego di giovani del servizio civile possa essere di supporto al lavoro degli addetti all'accoglienza, anch'essi previsti dal Piano per il miglioramento dei pronto soccorso”.

09 OTT - Pronto soccorso, nei servizi di accoglienza e accompagnamento a pazienti e familiari saranno impiegati anche 130 giovani del servizio civile. Lo annuncia la Regione in una nota con riferimento al Piano di azioni per migliorare l'esperienza di pazienti e parenti nei pronto soccorso toscani: tra queste azioni, appunto, anche la presenza di "accompagnatori", ragazzi del servizio civile che potranno affiancare il personale dell'accoglienza, per intervenire sugli aspetti relazionali e psicologici del momento dell'urgenza. Una delibera approvata dalla giunta nel corso dell'ultima seduta dà infatti il via a questo progetto, che ha lo scopo di offrire un servizio di prima accoglienza informativa e di orientamento all'utente, prevalentemente fragile, che accede al pronto soccorso.

"In questo ultimo periodo stiamo cercando di mettere in atto una serie di azioni per migliorare il clima e la qualità dell'accoglienza nei 38 pronto soccorso della Toscana - commenta nella nota l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi - Interventi che vanno a beneficio dei pazienti, dei familiari e anche degli operatori che nei pronto soccorso lavorano. Tra queste azioni, ci è sembrato che l'impiego di giovani del servizio civile possa essere di supporto al lavoro degli addetti all'accoglienza, anch'essi previsti dal Piano per il miglioramento dei pronto soccorso".

Con questo progetto, si vogliono potenziare i servizi di accoglienza e informazione a pazienti e familiari che arrivano nei pronto soccorso degli ospedali toscani; in particolare, supportare gli operatori sanitari nella fase di accoglienza e accompagnamento dei pazienti e dei loro parenti durante tutto il percorso assistenziale; offrire un servizio di prima accoglienza, informativa e di orientamento all'utente, prevalentemente fragile, che arriva al PS, attraverso un'informazione chiara, e anche con la distribuzione e raccolta di questionari di gradimento.

Il progetto regionale "Servizio civile nei pronto soccorso toscani” approvato lunedì dalla giunta è rivolto alle Aziende sanitarie toscane che gestiscono i 38 Pronto soccorso degli ospedali, e che sono anche enti iscritti all'albo degli enti del servizio civile regionale. Per l'avvio di questo servizio, la Regione destina la somma di 735.000 euro, per complessivi 130 posti, che saranno ripartiti tra le Aziende sanitarie in base a criteri che tengano conto del numero dei pronto soccorso all'interno dei presidi ospedalieri di ciascuna Azienda, delle loro dimensioni e del numero di accessi.
 
Questa la suddivisione dei 130 posti tra le varie Aziende:

Azienda Usl Toscana Centro: 28 posti

Azienda Usl Nord Ovest: 38 posti

Azienda Usl Sud Est: 30 posti

Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi: 16 posti

Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer: 2 posti

Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana: 12 posti

Azienda Ospedaliero Universitaria Senese: 4 posti

Ai giovani del servizio civile che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire, entro e non oltre i primi tre mesi dell'avvio del progetto (che dura complessivamente 12 mesi), i seguenti corsi di formazione: utilizzo dei defibrillatori (es. BLSD); sicurezza nei luoghi di lavoro; organizzazione dell'ente e sul sistema sanitario regionale (durata minima 3 ore); privacy e trattamento dati (durata minima 3 ore); PASS, Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali (durata minima 3 ore); gestione delle relazioni e dei conflitti (durata minima 3 ore); corso sull'accoglienza, articolato in un modulo base della durata minima di 3 ore, che potrà essere sviluppato e ampliato anche nei successivi mesi di servizio; corso sulla DGR 806/2017, con particolare riferimento alla riforma organizzativa dei Pronto soccorso della Toscana.

Inoltre Regione Toscana, in collaborazione con il Centro di Ascolto Regionale, potrà organizzare una giornata formativa sull'accoglienza, alla quale le Aziende sanitarie toscane che aderiscono al progetto dovranno far partecipare i giovani selezionati.

Le Aziende sanitarie aderiranno al progetto con un proprio documento, che contestualizza all'interno dei propri pronto soccorso le attività che i ragazzi selezionati andranno a fare durante i 12 mesi di servizio. Uscirà entro l'anno un bando regionale rivolto ai giovani, per selezionare i 130 candidati che saranno assegnati ai pronto soccorso della Toscana. Il bando resterà aperto per 30 giorni. I giovani interessati potranno presentare la domanda all'Azienda sanitaria di loro interesse, tramite una procedura on line, alla quale potranno accedere con la tessera sanitaria (abilitata) o, se sprovvisti, tramite delle credenziali che verranno loro fornite al primo accesso alla procedura on line. Le selezioni delle domande ricevute saranno effettuate direttamente dalle Aziende e si concluderanno entro 45 giorni dalla chiusura del bando.

L'avvio dei 130 giovani al servizio sarà effettuato nei primi mesi del 2020.

09 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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