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Area Vasta Toscana Nord Ovest. Per Saccardi è “la meno attrattiva per i medici”. L’Anaao replica: “E di chi è la responsabilità?”

Le dichiarazioni dell'assessore al Tirreno non sono andate giù al sindacato. “Come è possibile che ci si  accorga solo ora della carenza strutturale e organizzativa dell’area? Dall'Assessore alla Sanità ci aspettiamo un grande progetto di rilancio”, dichiarano in una nota congiunta Flavio Civitelli (Anaao Toscana), Vito Giudice (Anaao Atno) e Mauro Ferrari (Anaao Aoup).

06 NOV - Le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore alla Salute, Stefania Saccardi, in una intervista al Tirreno pubblicata lo scorso 3 novembre non sono piaciute ai medici dell’Anaao Assomed, che denunciano condizioni di lavero “sempre più difficili nel tentativo di tenere in piedi il Sistema Sanitario Pubblico”.  

“Stupisce - commentano all'unisono la Segreteria Regionale Anaao e quelle dell’Aziende Sanitarie Toscana Nord Ovest e Ospedaliero Universitaria - la considerazione dell'Assessore Saccardi circa l'esistenza di una sanità a due velocità, con gli ospedali della Toscana centrale che fanno da locomotiva e la costa nord ovest (Massa, Viareggio, Lucca, Pisa e Livorno)”. Per Flavio Civitelli (Anaao Toscana), Vito Giudice (Anaao Atno) e Mauro Ferrari (Anaao Aoup), “sembra quasi che l'Assessore Saccardi stia considerando la sanità dell'area nord ovest come se fino ad oggi fosse stata sotto la responsabilità di chissà chi”.

In particolare, l’assessore definiva l’Area Nord Ovest “meno attrattiva” per i medici”. “I vincitori di concorso sono attratti da Firenze, Prato, Pistoia. Gli ospedali della Nord ovest”, dichiara l’assessore attribuendo una delle ragioni alla “storica carenza di privato accreditato, case di cura con cui stringere convenzioni, molto presenti nella sud est e soprattutto nell’area fiorentina”.

“Chi meglio dell'Assessore dovrebbe conoscere il livello dell'edilizia, della tecnologia e delle condizioni di diffuso disagio lavorativo delle sue strutture con i pochi professionisti obbligati spesso a coprire turni in Ospedali molto distanti dalle loro sedi di lavoro presso presidi disagiati quali Volterra, Barga o l'Elba: la risposta al  perché il professionista sia poco attratto da un territorio che si sente sempre di più abbandonato é scontata?”, osservano i sindacalisti dell’Anaao. “Come è possibile che ci si  accorga solo ora della carenza strutturale e organizzativa dell'area quando da anni la mancanza di risorse per investire nella tecnologia e sul recupero edilizio sono state evidenziate dai territori, dagli operatori, dai sindacati?”.

L'Area Nord Ovest, spiega l’Anaao, “é un territorio geograficamente esteso che comprende le isole - fino a Capraia - e  due importanti penitenziari (di cui uno con 41bis): una "zavorra" in cui tutti i giorni si impegnano, a favore dei cittadini di quel territorio, professionisti sanitari e amministrativi, mettendo in gioco la propria dignità e colmando con il loro lavoro in prima linea carenze che si tramandano da anni. L'assenza di una vera politica sanitaria delude e fa riflettere: i cittadini toscani , compresi quelli della nord ovest, a chi hanno affidato il mandato di garantire in modo equo i servizi e risorse in tutto il territorio regionale?”.

“Da anni - concludono Civitelli, Giudice e Ferrari - sosteniamo la necessità di garantire risorse adeguate dove sono necessarie, un ospedale sarà attrattivo per i medici solo se potrà offrire strutture adeguate e, soprattutto, condizioni di lavoro decorose. La cronica carenza di personale, associata ad una programmazione che non intende riorganizzare e razionalizzare i servizi, che non sostiene e incentiva il disagio (nella ASL Centro i medici dei pronto soccorso ricevono un premio per il disagio lavorativo, nell'Area Vasta Nord Ovest no) rappresenta altro motivo che rende gli ospedali della costa nord ovest meno attrattiva”.

“Dall'Assessore alla Sanità - conclude il sindacato - ci aspettiamo un grande progetto di rilancio con proposte e soluzioni per rilanciare il Sistema Sanitario Regionale in un territorio, come in particolare la costa nord ovest, che ha necessità di essere sostenuto da maggiori risorse economiche per adeguamenti strutturali, tecnologici e di personale sanitario, piuttosto che incrementare il privato convenzionato che troppo spesso assorbe ingenti risorse senza offrire i servizi d'eccellenza che solo gli ospedali pubblici possono garantire”.

06 novembre 2019
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