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IV Rapporto sulla disabilità. Sono 238mila i disabili in Toscana

I titolari di rendite dirette per infortuni sul lavoro o malattie professionali sono l’1,58% della popolazione in diminuzione rispetto al 2017. Calano anche beneficiari di pensioni per le persone con disabilità. Saccardi: “Realizzati progetti sull’accessibilità, favorita la formazione e l’inserimento nel mondo, programmate azioni mirate a livello zonale”

27 GEN - Sono 238mila le persone con disabilità nella popolazione con 6 anni e più registrate in Toscana al primo gennaio 2018, in Italia sono 3milioni e 400mila (fonte Istat). I titolari di rendite dirette per infortuni sul lavoro o malattie professionali sono, invece, 59mila ossia l’1,58% della popolazione di cui l’84% maschi, ovvero 1.451 in meno rispetto al 2017 (Inail); i beneficiari di pensioni per le persone con disabilità sono 250mila, registrando una diminuzione di 1947 unità nel 2017 (Inps).
 
Sono questi alcuni dei dati Istat, Inail e Inps, che emergono dal quarto Rapporto sulla disabilità in Toscana presentato questa mattina nella sede della giunta regionale, in Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, alla presenza dell’assessore al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione sociosanitaria, Stefania Saccardi.
 
“Sono orgogliosa di quello che abbiamo realizzato, il merito è di uno staff di collaboratori che ha lavorato bene, insieme a tutti i soggetti coinvolti, per arrivare alla stesura di un Rapporto che ci consentisse di circoscrivere il più possibile il target di riferimento, per programmare al meglio le azioni future - ha sottolineato Saccardi, ricordando, fra gli altri, Paola Garvin - con tutti abbiamo tentato di costruire un dialogo, mai scontato, e cercato la concertazione, e i risultati si vedono come da nessun’altra parte. Lo testimoniano i 90 milioni di euro messi a disposizione delle famiglie. Le risorse del Fondo Sociale Europeo utilizzate per la realizzazione di progetti sull’accessibilità, favorendo la formazione, l’inserimento nel mondo lavorativo di persone con disabilità, la programmazione di azioni mirate a livello zonale”.
 
Tante le iniziative portate avanti dalla Regione ed elencate da Saccardi: dai progetti del Dopo di noi, all’attivazione del portale “Toscana accessibile”, al progetto Pass, il primo in Italia, per l’attivazione di percorsi assistenziali specifici nei pronto soccorso per persone con bisogni speciali, che prevede la formazione di facilitatori in 12 ospedali, con l’obiettivo di garantire un accesso equo ai servizi sanitari. “L’approccio all’accessibilità deve essere multidisciplinare e attraversare tutte le politiche – ha aggiunto – I traguardi non sono punto di arrivo, ma di partenza, che testimoniano l’attenzione della nostra Regione sui temi della disabilità. Come giunta abbiamo approvato una proposta di legge sulla figura dell’amministratore di sostegno, che sarà portata in Consiglio. Nonostante i risultati ottenuti grazie al coinvolgimento e al contributo dell’associazionismo, atto re fondamentale, sono consapevole che dobbiamo fare ancora di più non solo per informare sulle opportunità in essere, ma per promuovere la conoscenza dei diritti della persona disabile. La Toscana potrà diventare un faro nel panorama nazionale”.
 
Al 2018, in Toscana, i soggetti con disabilità iscritti al collocamento mirato sono 43mila e 889, in lieve diminuzione rispetto al 2017 (-1.383 unità, -3%), registrando una sostanziale uguaglianza tra donne e uomini, mentre il titolo di studio più diffuso è quello di scuola secondaria di I grado in oltre il 40% dei casi. Circa il 7% degli iscritti ha invece un diploma di maturità. I dati relativi al 2018 registrano un saldo positivo tra avviamenti (2.418 unità) e risoluzioni (980) dei rapporti di lavoro.
 
Il Rapporto costituisce una fonte informativa indispensabile per supportare la programmazione a cui l’Osservatorio Sociale Regionale contribuisce con le sue analisi e forniture di dati. L’insieme di tutti questi dati confluiranno in modo integrato nel report del 2020 per programmare sui territori gli interventi necessari in modo unitario e non segmentato.
Le rivelazioni dell’Osservatorio Sociale Regionale evidenziano che nel 2018 oltre 24mila e 600 soggetti, in età 0-64 anni, in carico al servizio sociale professionale, sono titolari di una cartella sociale attiva (l’8,9 ogni 1.000 residenti), avendo ricevuto nell’anno almeno una prestazione dell’assistente sociale. Si tratta del 14,3% in più rispetto al 2017 equivalente a un aumento di 3.080 assistiti. L’Osservatorio ha anche provato ad analizzare i dati relativi alle esenzioni per farmaci o per prestazioni a causa di patologie.
 

27 gennaio 2020
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