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Umbria. Marini: “Ecco il nostro Piano straordinario per combattere le liste di attesa”


Tra gli obiettivi: ricondurre entro il limite massimo di 30 giorni il tempo di attesa per il primo accesso alle  prestazioni. Il piano prevede l’allungamento dell’orario di utilizzo delle strutture diagnostiche, operatività delle stesse strutture estesa anche al sabato e alla domenica, e il “recalling” automatico dei cittadini che hanno effettuato una prenotazione

05 AGO - “Sappiamo che è una sfida molto importante, ma vogliano provare a cogliere l’obiettivo di contribuire a dare agli umbri una migliore risposta ai bisogni di salute, abbattendo drasticamente i tempi delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie di specialistica e diagnostica programmate”.
 
È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini alla presentazione alla stampa del Piano straordinario per i tempi d’attesa, adottato ieri dalla Giunta regionale.
 
“In Umbria – ha affermato la presidente – abbiamo un modello di governance della sanità che per efficienza, qualità e sostenibilità economica rappresenta una eccellenza nel Paese, è l’unica in Italia a non aver mai registrato, dal 2007, alcun disavanzo in sanità”.
 
“È pur vero che anche in Umbria – ha affermato la presidente – come anche in moltissime altre regioni italiane, c’è una criticità relativa ai tempi di attesa eccessivi per alcune prestazioni sanitarie, soprattutto quelle diagnostiche e di specialistica. Con il Piano intendiamo abbattere questi tempi al fine di offrire, anche in questo settore, un servizio più coerente con i bisogni di salute dei cittadini che in ogni caso hanno comunque un elevatissimo livello di fiducia nella qualità e affidabilità complessiva della sanità regionale”
 
Con questo Piano, ha poi aggiunto Marini, l’Umbria “intende mettere a punto un ‘modello’, una sperimentazione su scala regionale che potrebbe rappresentare anche una buona pratica per le altre regioni”.
 
Tra gli obiettivi posti anche quello di ricondurre entro il limite massimo di 30 giorni il tempo di attesa per il primo accesso alle prestazioni. Il piano prevede: l’allungamento dell’orario di utilizzo delle strutture diagnostiche; operatività delle stesse strutture estesa anche al sabato ed alla domenica; il “recalling” automatico dei cittadini che hanno effettuato una prenotazione sia come occasione per ricordare l’appuntamento fissato, sia eventualmente per il suo annullamento; un numero telefonico unico per le disdette; maggiore coinvolgimento ed utilizzo delle strutture private – nell’esclusivo ambito regionale - convenzionate con il servizio sanitario pubblico, mentre è già operativo l’accordo con Poste Italiane per il pagamento on-line di tutte le tariffe per prestazioni prenotate tramite CUP.
 
Entro il prossimo 10 settembre i direttori generali delle aziende sanitarie ospedaliere e delle aziende sanitarie locali dovranno predisporre i relativi piani aziendali, così che già dal prossimo autunno il piano possa essere completamente operativo.

05 agosto 2014
© Riproduzione riservata

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