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Umbria. Assisi. Il sindaco Lunghi: “Preoccupato per depotenziamento di chirurgia e pronto soccorso”


Le perplessità sono emerse nel corso di un incontro con il direttore generale dell'Usl Umbria 1 Giuseppe Legato che ha garantito: “Non c'è mai stata alcuna intenzione di bypassare i rapporti con l'amministrazione di Assisi, in merito alla riorganizzazione ma la direzione ha attuato semplicementela direttiva regionale 970/2012 che emanava disposizioni per le aziende sanitarie in merito all'assistenza ospedaliera”.

01 SET - Il piano di riqualificazione dell'ospedale di Assisi è stato al centro di un incontro tra il direttore generale dell'Usl Umbria 1 Giuseppe Legato e i vertici del Comune. Il sindaco Antonio Lunghi, facendosi portavoce dell'amministrazione e della cittadinanza, ha espresso "preoccupazioni per il depotenziamento della chirurgia e del pronto soccorso", lamentando inoltre "carenze di personale e di investimenti". Ha chiesto inoltre - riferisce la Usl in un comunicato - che vengano potenziati i servizi alla persona, con particolare riferimento a quelli di diagnostica e in particolare alla risonanza magnetica, e che la medicina sia sempre più collegata a progetti importanti come quello del Centro per lo scompenso cardiaco.

Legato ha ribadito che "non c'è mai stata alcuna intenzione di bypassare i rapporti con l'amministrazione di Assisi, in merito alla riorganizzazione ma la direzione ha attuato "semplicemente" la direttiva regionale 970/2012 che emanava disposizioni per le aziende sanitarie in merito all'assistenza ospedaliera.

L'Azienda, invece di una "mera disposizione di servizio", ha scelto "volutamente" - è stato spiegato – la strada dell'atto deliberativo formale, diffuso anche a mezzo della stampa, per garantire la massima trasparenza. "In occasione della chiusura del punto nascita, nel luglio 2014, - ha sottolineato Legato - è stata convocata la conferenza dei sindaci dell'Assisano per discutere sulla chiusura dei punti nascita e per una valutazione del progetto di riconversione. In tale sede sono state esplicitate le azioni da intraprendere, il relativo cronoprogramma, il piano degli investimenti e le attività già in essere, tra cui la week surgery. Tutti i sindaci avevano accettato ed apprezzato la riqualificazione programmata per l'ospedale, fermo restando la contrarietà sulla chiusura del punto nascita. Con la delibera di agosto 2015, la Usl Umbria 1, ha solamente formalizzato ciò che già si stava facendo all'ospedale di Assisi. Inoltre dopo la chiusura del punto nascita, soltanto alcune ostetriche sono state trasferite, e infatti attualmente all'ospedale di Assisi lavorano 239 persone, di cui 51 sono medici, per 50 posti letto, esclusi i posti della Rsa e i posti tecnici di dialisi e di Osservazione Breve".

Rispondendo all'assessore Moreno Fortini, che lamentava ritardi in merito all'attuazione del progetto, il direttore generale - si legge ancora nella nota - ha ammesso che ci sono stati problemi tecnici con le ditte e con le autorizzazioni, e i lavori sono finiti solo da pochi giorni, ma il processo di riqualificazione è andato avanti, anche dal punto di vista tecnologico, con l'attivazione a inizio anno del nuovo mammografo e con l'arrivo (il 27 agosto) di quattro nuovi ecografi.

Legato ha poi chiarito che, "lontano da ogni volontà di depotenziamento", al pronto soccorso di Assisi, è stato invece "implementato", in termini di dotazioni tecnologiche e strumentali il parco macchine, ed è stata potenziata anche l'osservazione breve con l'attivazione di quattro posti letto, è stato attivato il triage e, ora che i lavori sono stati completati, si aggiungeranno anche sei posti letto per la medicina d'urgenza. Inoltre, nel mese di ottobre, sarà attivo il progetto dello scompenso cardiaco in collaborazione con l'Azienda ospedaliera.
 

01 settembre 2015
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