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Assessore Barberini in visita all'ospedale di Branca


Alla luce del fatto che si trova in posizione di confine con la Regione Marche  credo – ha detto l’assessore - che  nell' ottica dei Patti interregionali per la salute, questa struttura possa avere l'ambizione di esercitare un ruolo attrattivo per le regioni confinanti

11 SET - "L'ospedale di Branca rappresenta un presidio ospedaliero importante  per il territorio in cui è ubicato, visto che è uno dei presidi ospedalieri dell' Umbria inserito nella rete di emergenza, con grandi potenzialità di sviluppo  per la sua posizione al confine con le Marche":  è quanto affermato stamani dell'assessore regionale alla sanità, Luca Barberini, nel corso della visita all'ospedale di Gubbio- Gualdo Tadino in località Branca. Barberini era accompagnato dal direttore regionale, Emilio Duca,  e dai consiglieri regionali, Andrea Smacchi e Giuseppe Biancarelli.
 
Prima di visitare la struttura, l'assessore nell' auditorium dell'Ospedale incontrando i sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, Filippo Stirati, e Massimilano Presciutti, i rappresentanti dei Comuni della fascia appenninica, il direttore dell'Usl 1, Giuseppe Legato, i professionisti che operano nell'ospedale, gli  operatori e i rappresentanti delle associazioni, ha evidenziato che "dopo  aver visitato le due aziende ospedaliere dell' Umbria, ora la mia presenza all'ospedale di Branca è importante perché per agire le istituzioni hanno bisogno di valutare direttamente la realtà ascoltando la voce diretta degli interessati.
 
Per noi - ha aggiunto -  l'ascolto è fondamentale e per questo presidio ospedaliero lo è ancor di più perché si tratta di una struttura ospedaliera giovane  che però ha ottenuto grandi risultati ed è ubicata in uno dei territori individuati come Aree Interne per cui garantisce un mix di servizi idoneo a presidiare il  territorio di riferimento".
 
"Vogliamo rimettere al centro i bisogni dei cittadini - ha proseguito l'assessore - e per fare ciò la politica e le istituzioni devono uscire dal palazzo ed é quello che sto facendo a partire dalla mia prima visita in qualità di assessore, all'hospice di Perugia".
 
"Nell'ospedale di Branca c'è tanto - ha detto - e i risultati raggiunti sono notevoli perché  è stato gestito con sapienza. Alla luce del fatto che si trova in posizione di confine con la Regione Marche  credo che  nell' ottica dei Patti interregionali per la salute, questa struttura possa avere l'ambizione di esercitare un ruolo attrattivo per le regioni confinanti in termini di allargamento di prospettive dei servizi offerti che si basano sulla qualità e tempestività dell'offerta".
 
L'assessore, dopo aver evidenziato che la Regione Umbria risulta allineata alle indicazioni nazionali in tema di programmazione ospedaliera con la programmazione sanitaria nazionale non solo per ciò che concerne il numero dei posti letto, ma anche per il numero complessivo di strutture ospedaliere, ha rimarcato il fatto  che il criterio è quello di di uscire dal concetto di ospedale "fotocopia l'uno dell'altro" per pervenire ad una ridistribuzione di funzioni tra ospedali  partendo dal presupposto "che non si vuole chiudere nessun presidio, ma solo andare incontro alle esigenze della comunità, dando una precisa 'mission' ad ogni struttura".
 
"L'Umbria - ha proseguito - dal punto di vista della sanità e non solo, può guardare con serenità al futuro, visto che tutti i conti sono in ordine e il bilancio 2014 ha una chiusura in positivo. Comunque le sfide che abbiamo davanti a noi ci impongono di cambiare passo perché dobbiamo dare risposte a nuovi bisogni. In pratica - ha riferito Barberini- va cambiata 'la cassetta degli attrezzi' e incominciare a lavorare in modo nuovo per la programmazione e la pianificazione che si concretizzeranno nella stesura dei nuovi piani regionali in materia di sanità e sociale".
 
"Abbiamo davanti grandi opportunità che dobbiamo saper utilizzare costruendo una rete regionale autentica nella quale ogni struttura ha una sua precisa funzione - ha detto il direttore regionale Emilio Duca - Le sfide della sanità pubblica sono tante e quella più difficile è sicuramente legata al reperimento delle risorse. Si parla di grandi tagli per la sanità pubblica anche nella prossima legge di stabilità, ma l'Umbria ha i conti in ordine, noi non dobbiamo tagliare i posti letto e la riorganizzazione possiamo farla con determinazione senza stravolgere l'assetto. In particolare per quanto riguarda le aree interne sono previsti progetti di coordinamento integrato per la salute, in questo contesto l'ospedale di Branca potrà avere un ruolo di primo piano insieme a quello di Orvieto".
 
Fonte: Regione Umbria

11 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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