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Umbria. Consiglio vara modifiche a Testo unico su Sanità


Le modifiche erano state proposte dalla Giunta dopo i rilievi del Governo su alcuni articoli della legge. Molti gli interventi previsti, tra cui quelli relativi al trasferimento dei beni sanitari dismessi e al funzionamento delle zone sociali. Barberini: “Introduciamo norme che portano anche risparmi ed elementi per migliorare la qualità del sistema sanitario regionale”.

04 AGO - Con 19 voti favorevoli e due astenuti (gruppo M5S) il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato ieri pomeriggio l'atto che modifica il Testo unico sulla sanità e il sociale secondo le proposte . Le modifiche erano state proposte dalla Giunta regionale nel febbraio 2015 dopo i rilievi del Governo su alcuni articoli della legge, e poi discusse dalla Terza commissione consiliare.

Molti gli interventi previsti, tra cui quelli relativi al benessere animale, al trasferimento dei beni sanitari dismessi, al funzionamento delle zone sociali.

Nel corso della seduta il relatore di maggioranza e presidente della Terza commissione, Attilio Solinas, ha sottolineato come sia “stato fatto un lavoro proficuo di analisi in Commissione, un’analisi approfondita dell’articolato, con relative e successive modifiche. I principali ambiti in cui si interviene riguardano l'adeguamento del testo all'impugnativa del governo di fronte alla Consulta, con le modifiche al limite di età per i direttori generali, il numero di componenti del collegio sindacale delle aziende ospedaliero universitarie, i servizi trasfusionali, le competenze comunali nell'individuazione delle zone ove collocare nuove farmacie e l'inserimento dell'acquisizione dei beni immobili nel Piano del patrimonio delle aziende sanitarie regionali. Viene conferita alla Giunta la potestà di disciplinare la procedura di autorizzazione di strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private. Prevista la possibilità di cedere il patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie regionali per finalità umanitarie e comunque non lucrative. Per quanto concerne gli animali da affezione, le nuove disposizioni ridisegnano complessivamente la materia, prevedendo principi e interventi volti alla concreta tutela del benessere animale”.

Solinas ha spiegato poi che “tra l'altro viene inserito l'obbligo del microchip, promosso il possesso responsabile degli animali, garantito il benessere dei cani randagi e favorita l'adozione di quelli ospitati nei canili”. Istituito anche il numero unico per le emergenze veterinarie e di pronto soccorso. Implementati i requisiti strutturali, tecnici e gestionali dei canili. Previsti infine interventi di tutela dei gatti che vivono in libertà, con il mantenimento dell'habitat naturale e delle colonie feline urbane. “Sulla parte relativa ai servizi sociali vengono superati i riferimenti agli Ati, ormai abrogati, assegnando ai Comuni associati l'esercizio delle funzioni sociali e all'erogazione degli interventi e dei servizi attraverso le zone sociali, che tramite il Comune capofila garantiscono una serie di funzioni, compreso il monitoraggio dei servizi garantiti agli utenti”, ha concluso il relatore di maggioranza.

Per il relatore di minoranza, Maria Grazia Carbonari (M5S), si tratta invece di “un atto che è solo una dichiarazione di principio e lascia l'implementazione concreta alla giunta. Noi vigileremo affinché a queste modifiche seguano le necessarie misure di attuazione. Per la parte delle modifiche relative alla sanità siamo d'accordo alla cessione per scopi umanitari del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture umbre. Però, memori di scandali e ruberie che tanti hanno fatto approfittando di aiuti umanitari, chiediamo che la Giunta approvi un regolamento per l'effettivo utilizzo degli strumenti, con controlli e trasparenza circa la circolazione e quali saranno i soggetti che utilizzeranno questi macchinari. Attualmente la platea prevista è troppo generica”.

Per quanto riguarda le modifiche riguardanti il benessere animale, Carbonari ha spiegato che “rileviamo che sono stati accolti alcuni principi a salvaguardia del benessere e alla gestione parsimoniosa dei canili. C'è la necessità di fissare obiettivi e vincoli con un attento controllo. L'approccio tenuto fino ad ora, in molte occasioni, non ha favorito l'affido con il pericolo che i canili diventino un sistema per far soldi. Non è un caso che oggi assistiamo alla saturazione dei canili pubblici con la necessità di ricorrere a quelli privati e con un aumento dei costi. Serve il rafforzamento dell'attività di vigilanza preventiva, con il controllo della microcippatura dei cani presenti nel territorio. La parte del testo relativa ai servizi sociali riguarda modifiche tecniche che non vanno ad incidere sui problemi reali. La discussione che si è svolta in Commissione ha riguardato in prevalenza il tema del benessere animale. Ma questo lo avremo solo quando l'animale non sarà più in canile ma all'interno di una famiglia. Questo ci consentirà di risparmiare fondi pubblici, magari per investirli diversamente. I dati delle Asl sul funzionamento dei canili in Umbria – ha concluso la relatrice di minoranza - testimoniano che ce ne sono di molto virtuosi per le adozioni. Ma alcune strutture non li danno. Il problema è di quanti soldi questi canili riescono a tenere nelle proprie casse non dando in affido l'animale. In questi casi c'è un interesse solo ed esclusivamente economico. Questo è il vero problema”.
 
Nel suo intervento, l’assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, ha affermato che “il cuore del testo unico è l'attenzione all'aspetto sanitario e sociale. Questo ci consente di avere una base su cui realizzare il nuovo piano sanitario, che vedrà al centro i bisogni del cittadino. Il testo unico è frutto non solo del confronto con il Governo ma anche di interventi che rispondo a quattro aree: la rivisitazione delle procedure del sistema sanitario regionale, la rivisitazione del modello organizzativo dell'area sociale, la semplificazione delle procedure autorizzative che non porterà ad una diminuzione dei livelli qualitativi delle strutture sanitarie, e il benessere e la tutela degli animali. Con la semplificazione abbiamo delle nove linee guida che portano all'accelerazione dei tempi di risposta ai bisogni di salute dei cittadini”.

Per Barberini “introduciamo norme che portano anche risparmi ed elementi per migliorare la qualità del sistema sanitario regionale: come la riduzione da 3 a 5 dei componenti del collegio sindacale, come il monitoraggio della spesa per il personale del sistema sanitario, come le procedure di acquisizione e vendita del patrimonio immobiliare della Asl, con una programmazione di acquisizioni e dismissioni, o come la destinazione dei beni mobili destinati a ong e volontariato nei paesi in via di sviluppo con procedure soggette a controlli e verifiche. Elemento importante è la semplificazione regolamentare per l'apertura e modifica di determinate strutture. Oggi abbiamo un percorso autorizzativo farraginoso, con procedure delle strutture uguali a quelle degli ospedali. La volontà con queste modifiche è arrivare a regolamentare queste situazioni: procedure adeguate rispetto al tipo di struttura che viene realizzata. Tutto questo verrà recepito con un regolamento che porteremo in aula entro la fine dell'anno".
 
"Altro intervento che recepiamo con il testo unico - ha evidenziato Barberini - è il nuovo modello organizzativo nell'area del sociale: abbandoniamo il percorso degli Ati e ridiamo protagonismo alle 12 zone sociali, nella convinzione che essendo più vicini ai bisogni dei cittadini riescono a trovare soluzioni migliori. Questo anche per poter usare al meglio le risorse Fse attraverso azioni a regia centrale attuate dalla Regione con trasparenza e bandi pubblici, ma il grosso degli interventi verranno fatti con azioni su scala territoriale, enfatizzando il ruolo delle zone sociali. Infine per il benessere animale c'è stato un ampio e articolato confronto con le associazioni. Vogliamo valorizzare il ruolo delle associazioni di volontariato, porre attenzione sul decoro delle strutture destinate all'accoglienza degli animali, disciplinare in maniera più puntuale procedure per facilitare i percorsi di adozione. Anche su questo è stato fatto un bel lavoro di squadra”, ha concluso l’assessore.

04 agosto 2016
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