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Valle d’Aosta. Ticket, ai cittadini arrivano solleciti di pagamenti già effettuati. L’Ausl : “Se c’è un errore, basta mostrare la ricevuta”

La Direzione aziendale ammette che con il cambio di istituto tesoriere, avvenuto il 1° luglio, alcuni dati dei pagamenti avvenuti con bollettino postale " potrebbero essere stati forniti in ritardo all’Azienda, creando così alcuni disguidi di carattere amministrativo". Ma ribadisce: "Se avete pagato, basta esibire come prova la ricevuta di pagamento".

03 NOV - E’ iniziata, in Valle D’Aosta, la caccia a chi non ha pagato i ticket sanitari dovuti, e alcuni solleciti di pagamento sono già arrivati nelle cassette postali dei residenti. Che tuttavia denunciano errori e chiedono chiarimenti alla Ausl, che ammette : "E’ possibile che con il cambio di istituto tesoriere, avvenuto a far data dal 1° luglio, alcuni dati relativi al pagamento dei ticket , ma solo con la modalità c/c postale, siano stati forniti in ritardo all’Azienda, creando così alcuni disguidi di carattere amministrativo ", ma "allo stato attuale la situazione si può definire normalizzata". E comunque, sottolinea, "nel caso in cui, a seguito di disguidi procedurali o di errori nelle modalità di pagamento dei ticket, venga richiesta l’esibizione della copia della ricevuta", cioè la prova del pagamento avvenuto, "il cittadino dovrà semplicemente inviarla o presentarla all’Ufficio Relazioni con il Pubblico".

Certo, c’è da sperare che intanto non si sia buttata la ricevuta di pagamento di una prestazione effettuata, perché, come ricorda la Ausl, "precise disposizioni di legge stabiliscono che i ticket, così come le prove di avvenuti pagamenti riferiti ad altre pubbliche amministrazione, debbono essere conservati per cinque anni".

Le lettere di sollecito, spiega comunque la Ausl, vengono inviate agli utenti dall’Ufficio Spedalità circa cinque mesi dopo la data dell’avvenuta prestazione, "a meno che nel frattempo sia stata reperita la ricevuta del pagamento". Con tale nota, che l’amministrazione evidenzia di avere "l’obbligo di inviare", si richiede al cittadino, qualora avesse nel frattempo pagato il ticket, di esibire come prova la ricevuta dell’avvenuto pagamento. "Peraltro, gli importi dei  ticket di Pronto Soccorso, così come quelli pagati per altre prestazioni sanitarie, sono deducibili dalla dichiarazione dei redditi", sottolinea la Ausl.

La Direzione aziendale ricorda quindi importi e modalità di pagamento :

•    Il ticket di euro 25,00, applicato dal Pronto Soccorso ai cosiddetti “codici bianchi”, può essere pagato dai cittadini con diverse modalità: utilizzando le emettitrici automatiche (“punti rossi”), tramite POS (con Pagobancomat, Bancoposta e Carte di credito), mediante bollettino di conto corrente postale

•    Nel caso di utilizzo della emettitrice automatica si ricorda di digitare la casella “ticket di Pronto soccorso” e non quella “ticket sanitario”, per evitare possibili disguidi

•    Il pagamento del ticket deve essere effettuato entro 5 giorni dalla data della prestazione.

Le informazioni sulle modalità e sui tempi di pagamento dei ticket sono contenute in un apposito foglio informativo che viene consegnato a tutti i pazienti dimessi dal Pronto Soccorso come “codici bianchi”.
 

03 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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