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Rsa. Dalla Giunta nuove regole. Viérin: “Altro passo per miglioramento servizi a non autosufficienti”

Ottimizzato il ruolo del coordinatore infermieristico ed estesa da 30 a 60 giorni la durata della permanenza in Rsa con oneri interamente a carico del Servizio sanitario regionale. L’assessore: “Nel corso dell’anno 2017 l’intera disciplina andrà rivista in linea con il nuovo modello di welfare e con quanto previsto dall’aggiornamento dei Lea”.

05 DIC - L’assessore regionale alla Sanità, Salute e Politiche Sociali della Regione autonoma Valle d’Aosta, Laurent Viérin, comunica l’avvenuta approvazione da parte della Giunta regionale del provvedimento, di iniziativa dell’Assessorato, che introduce alcune modifiche alla precedente deliberazione relativa alla gestione ed organizzazione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (Rsa).

“Si tratta di due modificazioni puntuali– spiega Viérin– utili a risolvere, con la tempestività necessaria, alcune criticità riscontrate nella gestione dei servizi socio-sanitari presso le Rsa. Nel corso dell’anno 2017 l’intera disciplina dell’assistenza residenziale alle persone non autosufficienti andrà rivista in linea con il nuovo modello di welfare e con quanto previsto dall’aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) nazionali, atteso per la fine dell’anno.

In particolare si ridefiniscono due elementi: uno riguarda l’ottimizzazione della figura del coordinatore infermieristico e l’altro la durata della permanenza in Rsa con oneri interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale.

“Nel primo caso - spiega Gabriella Morelli, dirigente del settore Sanità Ospedaliera, Territoriale e gestione del personale sanitario– si stabilisce che se nella stessa struttura esistono più nuclei, sia socio-assistenziali che socio-sanitari, è ammessa la presenza di un unico coordinatore infermieristico per l’intera struttura purché a tempo pieno e con presenza garantita per almeno 5 giorni settimanali”.

L’altro elemento importante riguarda la durata della permanenza in struttura con oneri interamente a carico del Ssr, “estesa fino a 60 giorni (oggi il termine massimo è di 30 giorni) per permettere a chi versa in situazioni particolarmente critiche (chiaramente accertate dai competenti nuclei di valutazione) di rimanere in struttura per un periodo supplementare oltre il trentesimo giorno e fino ad un massimo di 60 giorni, per completare il proprio percorso di riabilitazione”, ha spiegato Morelli.
 

05 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

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