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Travia (Fedir): “Boron non ci ha mai ascoltati, nessuna concertazione con i sindacati”


05 MAG - “Più volte abbiamo sollecitato un incontro, abbiamo inviato richiesta di essere auditi e abbiamo ripetutamente telefonato agli uffici competenti, ricevendo rassicurazioni sul fatto che presto saremmo stati sentiti da qualcuno. E, invece, in una seduta lampo, ieri, la Commissione sanità ha approvato le linee guida dell’Azienda Zero. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile e ingiusto, perché la concertazione tanto decantata dal presidente della Commissione, Fabrizio Boron, con i sindacati che, come Fedir,  dei dirigenti dell’Azienda Zero sono i maggiori rappresentanti, non c’è affatto stata. Non siamo mai stati chiamati né qualcuno si è interessato di sapere cosa ne pensavamo rispetto a provvedimenti così importanti e che avranno delle ricadute sul territorio e sui servizi sanitari ai cittadini”. Antonio Travia, segretario di Fedir, sindacato autonomo della dirigenza professionale, tecnico e amministrativa di Asl e AO e di Regioni ed Enti Locali, interviene a seguito dell’approvazione delle linee guida dell’Azienda Zero nella Regione Veneto, approvate ieri dalla V Commissione.

Si tratta, spiega il sindacato, di “un provvedimento importantissimo perché l’Azienda Zero gestirà ogni anno tra i quattro e i cinque miliardi di euro, accentrando su di sé tutte le competenze amministrative. Proprio quelle competenze di cui il sindacato Fedir è la maggiore espressione nel panorama nazionale”.

“Per tale motivo – prosegue Travia – non possiamo non denunciare quello che realmente è accaduto. Il presidente della Commissione ha dichiarato di aver ascoltato tutti. Ebbene, noi non siamo affatto stati ascoltati. Siamo stati presi in giro dopo le numerose richieste di audizione. La prima mail da parte di Fedir è stata inoltrata il primo marzo scorso. Sono seguite numerose telefonate. Dalla Commissione ci hanno risposto che certo, ci avrebbero ascoltati a breve. E, invece, siamo arrivati a ieri e nessuno si è fatto sentire”.

Fedir e i rappresentati veneti del sindacato che operano all’interno delle Aziende sanitarie, “ovvero coloro che sanno bene quali sono i problemi e come si può fare per migliorare”, aveva studiato delle proposte per il corretto funzionamento anche dell’Azienda Zero, “che, secondo la proposta della giunta, non prevede adeguato numero di strutture complesse per  le più importanti  funzioni tecnico amministrative,  non disciplina correttamente le attività degli uffici legali, esternalizza tutta la formazione, non contempla l’adeguato coordinamento fra funzioni tecnico amministrative omogenee, con inevitabili ripercussioni nell’ordinata organizzazione del lavoro e rapporti fra strutture dell’Azienda Zero e delle nuove 9 Aziende ULSS”. La maggior parte di tali proposte, spiega il sindacato, “erano state trasmesse agli uffici regionali preposti alla stesura delle linee guida, prima ancora che la giunta deliberasse il PGR  da trasmettere in V Commissione. Nulla è stato recepito e la Commissione con un colpo di mano ha annullato ogni possibile dialogo ed intervento sull’Azienda Zero . Farà così anche per le Linee guida sugli Atti Aziendali delle  nuove Ulss?”.

05 maggio 2017
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