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Veneto. A Chioggia l’endometriosi si stana con una tecnica giapponese. Coletto: “Esempio di qualità diffusa su tutto il territorio”

Nell’Ospedale di Chioggia (Venezia) l’endometriosi viene diagnosticata con un metodo giapponese, utilizzando la risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Per l’assessore “particolarmente significativo” che 40% delle pazienti proviene da un’altra Ulss. “Vuol dire che in Veneto una persona può ricercare il meglio per il suo problema di salute e trovarlo a prescindere dal luogo di residenza”.


02 MAR - “Il successo delle tecnica diagnostica utilizzata per l’endometriosi a Chioggia è una lampante dimostrazione di una delle principali caratteristiche del sistema sanitario veneto: la diffusione delle eccellenze anche al di fuori e aldilà dei grandi centri di cura, della quale andiamo fieri”. Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto commenta, in una nota diffusa dalla Regione, una “particolare eccellenza” dell’Ospedale di Chioggia (Venezia), dove l’endometriosi viene diagnosticata con un metodo giapponese, messa a punto dal giapponese Hiroyuki Takeuchi nel 2005, che consiste in una risonanza magnetica con mezzo di contrasto. Sono cinque anni ormai, che il servizio guidato dal dottor Alberto Tregnaghi, usa questa tecnica, portata proprio dal primario al suo arrivo nella struttura ospedaliera clodiense. “Oggi – spiega una nota dell’Ulss 14 - sono pochi i centri altamente specializzati che utilizzano questo tipo di esame diagnostico e la Radiologia di Chioggia, per questo tipo di patologia, sta diventando un vero e proprio centro di riferimento tanto che alcuni servizi sanitari veneti, tra cui la stessa Clinica Ginecologica di Padova, inviano le loro pazienti nell’Ospedale clodiense per diagnosticare l’endometriosi”.

Per Coletto è inoltre “particolarmente significativo il dato secondo il quale il 40% delle pazienti che ha usufruito di questo trattamento proviene da fuori Ulss. Vuol dire che in Veneto una persona può ricercare il meglio per il suo problema di salute e trovarlo a prescindere dal luogo di residenza”.

“Il Servizio di Radiologia di Chioggia – conclude Coletto – merita anche un cospicuo numero di bollini rosa, perché l’endometriosi è una patologia grave e impattante che colpisce le donne e le espone a importanti rischi anche dal punto di vista della fecondità, oltre che da quello psicologico e del dolore fisico. Un’altra dimostrazione che la sanità veneta rivolge alla donna e alle sue malattie una doverosa e speciale attenzione”.

“Dieci anni fa – spiega il primario di Radiologia, Alberto Tregnaghi, nella nota dell’Ulls 14 – la diagnosi di endometriosi si basava esclusivamente su un sospetto clinico del ginecologo che, dopo una accurata anamnesi della paziente, procedeva con l’esame laparoscopico con il quale era in grado anche di intervenire “chirurgicamente” qualora avesse riscontrato nella visita la presenza della placca endometriosica. Fatto sta, però, che il trattamento laparoscopico ha i suoi limiti: non permette, cioè, di vedere esattamente l’estensione dell’endometriosi e neppure se questa coinvolge altri organi”. Rischi che scompaiono grazie all’impiego della risonanza magnetica. “Con la risonanza della pelvi femminile – continua Tregnaghi - si può innanzitutto confermare la diagnosi, vedere le dimensioni e la posizione dell’endometriosi escludendo quindi eventuali focolai multipli della malattia. Inoltre, si è sicuri se l’endometriosi coinvolge altri organi e così essere in grado di scegliere il trattamento terapeutico più adatto per la paziente”.

Nella Radiologia di Chioggia, l’esame è stato svolto nel 2013 su 88 donne, nel 2014 su 111 e l’anno scorso su 122. Circa il 40% delle donne che si sono rivolte al servizio radiologico di Chioggia proveniva da fuori Ulss. “Mi complimento con la squadra chioggiotta di Radiologia – ha dichiarato nella nota il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – che punta sempre di più sulla specializzazione e si eleva così a servizio di eccellenza per alcuni esami. La diagnosi è fondamentale per garantire la migliore cura e questa notizia mostra come una patologia così complessa e difficile da diagnosticare, come l’endometriosi, qui a Chioggia sia sotto controllo”.

02 marzo 2016
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