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Veneto. Screening oncologici, nell’Ovest Vicentino le adesioni superano gli obiettivi della Regione

Le adesioni per lo screening mammografico hanno raggiunto l’80,9% nel 2015, contro il 64,5% del 2013 e l’obiettivo dell’80% fissato dalla Regione. Adesioni del 69,3% per il citologico, contro il 56,5% del 2013 e l’obiettivo del 60%, e del 65% per il colon-retto contro il 60% del 2013 e pari all’obiettivo fissato dalla Regione. Al via sinergia con le farmacie per coinvolgere sempre più cittadini.


18 MAG - Nel 2015 le adesioni hanno raggiunto l’80,9% per lo screening mammografico (contro il 64,5% del 2013 e l’obiettivo dell’80% fissato dalla Regione), il 69,3% per il citologico (contro il 56,5% del 2013 e l’obiettivo del 60% fissato dalla Regione) e il 65% per il colon-retto (contro il 60% del 2013 e pari all’obiettivo fissato dalla Regione). E l’impegno prosegue con nuove iniziative per coinvolgere i cittadini.


Registrano forte successo i programmi di screening oncologici messi in atto dal Dipartimento di Prevenzione dell'ULSS 5 Ovest Vicentino. Anno dopo anno, infatti, i cittadini sembrano comprendere sempre più l’importanza di questo strumento in grado - attraverso la diagnosi precoce - di salvare centinaia di vite o comunque di rendere molto più semplice l'intervento specialistico e il successivo recupero da parte del paziente. Le percentuali di adesione registrate lo scorso anno, infatti, sono in forte crescita rispetto al passato: 80,9% per il mammografico (quando solo nel 2013 era al 64,5%), 69,3% per il citologico (contro il 56,5% due anni fa) e 65% per il colon-retto (+5% in due anni). Percentuali uguali e anche superiori agli obiettivi  fissati dalla Regione Veneto, pari rispettivamente all'80%, 60% e 65%.

E l’impegno non finisce qui, anzi, si intensifica: entro fine anno infatti gli inviti spediti ai cittadini dell'Ovest Vicentino saranno oltre 43 mila, per la precisione 22.896 per lo screening del colon-retto, 10.298 per la proposta di una mammografia gratuita e 5.534 per il pap test, oltre a 4.565 per il test dell'HPV.

A fare il punto sui risultati dei programmi di screening oncologico è una nota della Ulss 5 Ovest Vicentino che spiega, per voce di Rinaldo Zolin, Responsabile Centro Unico Screening, come questo successo sia stato ottenuto anche grazie a una serie di interventi mirati per accrescere l'attenzione e la sensibilizzazione dei cittadini”. E nuove iniziative stanno per arrivare.

Tra quelle già in atto, Zolin ricorda le nuove modalità di invito, “che per gli screening mammografico e citologico ora avviene mediante la proposta di un appuntamento già completo di sede, data e orario, mentre in passato veniva inviato solo un generico invito a partecipare allo screening, in seguito al quale era il cittadino che doveva chiamare per fissare l'appuntamento. Ora pensiamo a tutto noi: l'utente deve solo presentarsi, salvo chiamarci per concordare un appuntamento diverso se quello proposto non è compatibile con i suoi impegni. Inoltre qualche giorno prima dell'appuntamento telefoniamo all'utente per un promemoria e abbiamo ampliato l'orario di attività sia del call center del Centro Screening, che ora è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, sia dello sportello (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16)”.

Altre iniziative sono state l'apertura di ambulatori aggiuntivi sia per il citologico che per il mammografico, oltre alla capacità di fare rete con il territorio, grazie al coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e al supporto fornito anche da alcune associazioni di volontariato, soprattutto nello screening del colon-retto per un aiuto nella campagna di distribuzione dei kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci.

Tra le iniziative in arrivo, spiega Giampaolo Stopazzolo, direttore sanitario dell'ULSS 5, c’è il coinvolgimento delle farmacie: “Dal mese di giugno saranno coinvolte, in particolare per il recupero dei solleciti (ovvero degli utenti che non hanno risposto primo invito, ndr.) per la campagna del colon-retto. In questo caso saranno infatti le farmacie, che a questo scopo sono state da noi dotate di piccoli frigoriferi specifici, a consegnare i kit per la ricerca del sangue occulto e un nostro fattorino provvederà due volte la settimana al loro recupero. Questo consentirà all'utente di rivolgersi alla farmacia in orario di 'apertura negozio', quindi molto più ampio. Inoltre abbiamo in programma di posizionare un frigorifero anche nelle quattro portinerie degli ospedali di Arzignano, Montecchio Maggiore, Lonigo e Valdagno, per favorire la riconsegna dei kit da parte degli utenti in orario continuato dalle 8.00 alle 20.00, sabato e domenica compresi. Infine, intendiamo rafforzare ulteriormente il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale, fornendo loro a breve l'elenco dei loro assistiti che non hanno aderito alle campagne di screening, perchè riteniamo che per il rapporto di fiducia che hanno con i loro pazienti essi possono essere degli straordinari testimonial dell'importanza di questa fondamentale iniziativa di prevenzione”.

Come funzionano gli inviti allo screening
L'invito per lo screening mammografico viene spedito ogni due anni direttamente a casa ed è rivolto alle donne tra i 50 e 69 anni.
Lo screening citologico, invece, è rivolto alle donne tra i 25 e 64 anni, anche in questo caso mediante invito che arriva a casa per posta, ogni 3 o 5 anni a seconda che la donna rientri nella fascia di età di esecuzione del Pap test o dell'HPV test.

Vi è poi lo screening del colon-retto, rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50 e 69 anni, per il quale la chiamata - a differenza degli altri - avviene per Comune di residenza, al fine di semplificare la raccolta dei campioni da analizzare: “Attualmente – spiega la nota dell’Ulss - lo screening è in corso ad Arzignano, mentre nelle settimane successive sarà la volta degli abitanti di Lonigo e quindi, da metà settembre a inizio novembre, Valdagno; successivamente toccherà ai residenti a Chiampo e Montecchio Maggiore, entro fine anno.  Anche in questo caso è prevista la chiamata attiva, sempre con cadenza biennale, mediante invito spedito per posta a casa dei cittadini”.

18 maggio 2016
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