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Inquinamento. Bottacin: “L’Europa arriva in ritardo: in Veneto situazione già in miglioramento’’

L’assessore alle politiche ambientali della Regione interviene dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo di una nuova direttiva per ridurre i livelli dei principali inquinanti nell'aria. “Non dobbiamo mollare la presa, è ovvio che la situazione non è ancora ottimale, ma vanno riconosciuti gli sforzi effettuati”, afferma Bottacin.


24 NOV - “Prendiamo atto della nuova direttiva europea che impone di abbassare i limiti dei principali inquinanti dell’aria entro il 2030. Sommessamente mi verrebbe però da dire che, come spesso accade, l'Europa arriva in ritardo, almeno per quanto ci riguarda. In Veneto infatti tutti i numeri dicono che la situazione è in costante miglioramento rispetto al 2005”. A dirlo, in una nota, è l’assessore alle politiche ambientali della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, con riferimento all’approvazione da parte del Parlamento europeo di una nuova direttiva che stabilisce limiti più bassi ai principali inquinanti.

“E’ ovvio che la situazione della qualità dell’aria non è ancora ottimale – puntualizza Bottacin - ma vanno riconosciuti gli sforzi effettuati dalle amministrazioni deputate alla tutela della qualità dell’aria che hanno portato ad un trend in miglioramento della situazione, senza dimenticare che la particolare morfologia del bacino padano favorisce il ristagno atmosferico”.
 
La Regione riferisce, quindi, come, “al di là delle normali fluttuazioni dovute alle diverse condizioni meteorologiche che variano di anno in anno”, l’andamento delle polveri PM10 nel periodo dal 2002 al 2015 nel Veneto abbia registrato, “nell’arco di una decina di anni, una diminuzione della concentrazione di circa il 40%”. “Analogo l’andamento nel Veneto per l’altro inquinante critico (il biossido di azoto) nell’area della Pianura Padana”.
 

“Le dinamiche dell’inquinamento atmosferico – prosegue Bottacin - non hanno andamento lineare, di conseguenza i miglioramenti vanno calcolati su scale temporali adeguate. Il positivo andamento in Veneto non significa che si può mollare la presa, ma serve anzi ad avvalorare che gli sforzi fatti e che si stanno facendo portano a buoni risultati. Inoltre, dopo circa dieci anni che come Veneto e regioni del bacino padano abbiamo inviato numerosi report scientifici al riguardo, l’agenzia ambientale europea ha finalmente riconosciuto il ruolo determinante delle emissioni da combustione di biomassa”.

“Questo aspetto – conclude Bottacin – è tra quelli ben evidenziati anche nel nostro piano di tutela e risanamento dell’atmosfera, approvato in aprile dal Consiglio regionale, che prevede ulteriori specifiche azioni per la lotta all’inquinamento basate su evidenze scientifiche e non su interventi spot”.

24 novembre 2016
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