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Influenza aviaria. Individuato ceppo virale in un animale selvatico, il Veneto sospende deroghe venatorie

Per l’assessore regionale alla Caccia, Giuseppe Pan, l’esperienza accumulata negli anni scorsi in materia di influenza aviaria “ha consentito di mettere a punto una rete comunitaria, nazionale e regionale di allerta” che “ha consentito una immediata attivazione a livello locale” delle misure operative previste.


04 GEN - “A seguito dell'individuazione di uno dei ceppi virali responsabili dell'influenza aviaria in un esemplare di avifauna selvatica rinvenuto nella laguna di Grado, anche la Regione Veneto ha attivato subito tutte le misure operative previste dal protocollo comunitario e nazionale in materia. Sono pertanto sospese tutte le deroghe concernenti alcune attività venatorie che possano aumentare i rischi legati alla diffusione dell'influenza nel territorio regionale e tra queste quelle che coinvolgono i Caradriformi e gli Anseriformi”. È quanto informa la Regione in una nota.

“La Regione Veneto ė stata tra le prime ad attivarsi a seguito della segnalazione del ministero della Salute”, dichiara nella nota l’assessore regionale alla Caccia Giuseppe Pan, che con l'assessore alla Sanità, Luca Coletto, sta monitorando i vari aspetti della questione e assumendo i necessari provvedimenti.

“Quanto accaduto negli anni scorsi in materia di influenza aviaria ha consentito di mettere a punto una rete comunitaria, nazionale e regionale di allerta che, grazie alla supervisione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro, che opera quale centro di referenza nazionale, ha consentito una immediata attivazione a livello locale – prosegue Pan -  Mentre sono già in fase di adozione i provvedimenti che limitano alcune attività venatorie, ho già provveduto ad informare le strutture amministrative e i corpi di polizia a livello provinciale, oltre a tutte le associazioni venatorie”. “In questa vicenda – mette in luce l’assessore - risultano fondamentali l'immediata risposta da parte del territorio e il modello di coordinamento operativo e gestionale in materia di vigilanza venatoria che ha costituito la base del recente provvedimento di legge, proposto dalla Giunta, e approvato in modo condiviso dal Consiglio Regionale”.

“"Il rinvenimento del selvatico colpito da aviaria ha immediatamente attivato questo protocollo operativo – spiega ancora Pan – dimostrando l’efficacia del monitoraggio territoriale capillare e continuo che ha come finalità anche la tutela sanitaria delle popolazioni di fauna selvatica”.  

“Il controllo territoriale e l’immediata attuazione delle misure coordinate di vigilanza straordinaria smentiscono con i fatti – conclude l’assessore regionale al primario -  quell'idea riduttiva di un settore venatorio, attento solo al mero consumo del patrimonio faunistico veneto. La gestione corretta di questo caso di aviaria  e delle correlate misure di biosicurezza rappresenta una ulteriore opportunità  per valorizzare l'impegno vero del servizio venatorio e per mettere in un angolo comportamenti negativi prima ancora che sanzionabili”.

04 gennaio 2017
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