Autonomia. Zaia (Veneto) invia la proposta di legge al Ministro Stefani: “Piena responsabilità anche in materia sanitaria”
Nel documento si prevede la stipula di una intesa tra Governo e Regione per una legge delega che dettagli “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” per tutte le 23 materie previste dalla Costituzione. Chiesta la piena responsabilità in materia di sanità. IL TESTO
12 LUG - Il presidente della Regione Veneto,
Luca Zaia, ha trasmesso al ministro per gli affari regionali
Erika Stefani la proposta di legge delega per il riconoscimento dell’autonomia differenziata, in attuazione del terzo comma dell’art. 116 della Costituzione.
Il testo della proposta, elaborato dalla Commissione trattante istituita dalla Giunta regionale a seguito degli esiti del referendum regionale del 22 ottobre scorso, disegna – anticipa il presidente - un “innovativo percorso istituzionale”, che prevede la stipula di una intesa tra Governo e Regione per una legge delega che dettagli “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” per tutte le 23 materie previste dalla Costituzione.
La proposta inviata dal Veneto al Governo suggerisce anche una ipotesi di legge delega: in otto articoli il testo individua i principi di carattere generale, composizione e modalità della commissione paritetica che dovrà predisporre i decreti legislativi e l’ambito di attribuzione di competenze nelle 23 materie.
“Con questo contributo – dichiara il presidente – il Veneto auspica la positiva prosecuzione del dialogo istituzionale già instaurato con il governo, nel rispetto delle aspettative espresse dai 2.273.000 veneti che si sono pronunciati con la consultazione referendaria di nove mesi fa”.
Nella proposta di legge anche le misure per una maggiore autonomia in sanità. “Sono attribuite alla Regione del Veneto competenze legislative e amministrative dirette a garantire alla Regione la piena responsabilità del proprio sistema regionale per quanto riguarda l’organizzazione, il finanziamento e il governo del sistema sanitario stesso, ivi inclusa l’attivazione di un livello di contrattazione regionale per il rapporto di lavoro del personale e la programmazione della formazione specialistica dei medici”.
12 luglio 2018
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