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Verona. La Lega difende la mozione sull’aborto. Pillon: “Tutti i Comuni dovrebbero seguire l’esempio”. Civati (Possibile): “È un attacco ai diritti delle donne”

Proseguono le polemiche sulla mozione approvata dal Consiglio comunale che, tra le altre cose, parla di "uccisioni nascoste prodotte dalle pillole abortive" e dell'eliminazione degli "embrioni umani sacrificati nelle pratiche di procreazione medicalmente assistita". A difesa del suo voto favorevole, la capogruppo PD in Consiglio comunale spiega: "La vota è valore universale, non di partito. Ho votato secondo coscienza". Intanto non si fermano gli attacchi dall'opposizione. Per Civati: "Verona laboratorio dei legami tra Salvini e estrema destra".


06 OTT - Continua a far discutere la mozione sull'aborto approvata dal Consiglio comunale di Verona, anche con il voto favorevole della capogruppo PD Carla Padovani. Nel testo, ricordiamo, si parlava tra le altre cose di "6 milioni di aborti, senza contare le 'uccisioni nascoste' prodotte dalle pillole abortive e l'eliminazione degli embrioni umani sacrificati nelle pratiche di procreazione medicalmente assistita". Veniva attaccato l'uso della pillola RU486 ritenuta "complice della diffusione della cultura dello scarto", e si prendeva la difesa dei medici obiettori.
 
A difendere la mozione oggi è il senatore leghista Simone Pillon: "Dopo aver letto la delibera posso dire che non capisco davvero perché indignarsi se il Comune scaligero, nel pieno rispetto della legge, decide di aiutare le donne in difficoltà a proseguire la gravidanza. A norma di legge dovrebbero farlo tutti i Comuni. Sbaglio? A me pare chiaro l'articolo 1 della 194/1978 in cui si sancisce che 'lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità tutela la vita umana dal suo inizio'".
 
"L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite - prosegue la 194 citata da Pillon -. Lo Stato, le Regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite", conclude Pillon.
 
Dopo esser stata travolta dalle polemiche, la capogruppo dem in Consiglio comunale, Carla Padovani spiega così il suo voto favorevole: "La vita è valore universale e non di partito. Ho votato secondo coscienza. Sulla legge 194 non mi sembra che il PD abbia una linea chiara. Non mi aspettavo tutte queste polemiche".
 
Proseguono, invece, gli attacchi da parte delle opposizioni. "Verona è il laboratorio dei legami tra Salvini e la destra più estrema (anche più di lui), del suo vice ultraconservatore (ora ministro), dell'attacco ai diritti e alle donne", dichiara Giuseppe Civati, fondatore di Possibile.
 
"Se la sinistra vuole 'ripartire' - aggiunge Civati - riparta da lì. Dai diritti delle donne. Evitando di votare le mozioni di destra e ultraconservatrici, se possibile".
 
G.R.

06 ottobre 2018
© Riproduzione riservata

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