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Ipab. Lanzarin: “Sì alla riforma, ma il percorso deve coinvolgere l'intero settore pubblico-privato dell'assistenza residenziale”

Ai rappresentanti sindacali della Cisl in mobilitazione che sollecitano l’approvazione di una legge regionale di riforma delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, attesa ormai da quattro legislature, l’assessore Lanzarin ha ricordato i passi in avanti compiuti finora e ha specificato: “Non appena approvato il Piano sociosanitario, la priorità di questa amministrazione sarà approvare la riforma delle Ipab”


05 DIC - “Sono consapevole che la riforma delle Ipab è molto attesa e importante. Ma dovrà essere affrontata in un ridisegno complessivo della residenzialità e delle politiche per la non autosufficienza, perché se da un lato è ormai improrogabile riformare l’assetto e la gestione delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, dall’altro è necessario pensare anche una riorganizzazione complessiva del privato-convenzionato”. Così l’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin - si legge in una nota della Regione Veneto -, ha replicato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Cisl (Cisl Funzione pubblica, Fisascat e Federazione nazionale pensionati) che hanno presidiato la sede del Consiglio regionale e ottenuto un incontro con il presidente e dell’assemblea legislativa Roberto Ciambetti e l’assessore di comparto per rappresentare le ragioni della giornata di mobilitazione.
 
Ai rappresentanti sindacali che sollecitano l’approvazione di una legge regionale di riforma delle Ipab, attesa ormai da quattro legislature, l’assessore Lanzarin ha ricordato “i passi in avanti avvenuti negli ultimi dodici mesi con l’approvazione del collegato alla legge di stabilità 2017 e con il nuovo piano sociosanitario 2019-2023 che andrà presto in approvazione. I due provvedimenti - ha chiarito l’assessore - incentivano le aggregazioni e le fusioni delle Ipab su base distrettuale e aprono la strada alla novità dei finanziamenti a budget e non più per rette pro-capite”.
 
Inoltre, con l’approvazione del riparto 2018 del fondo regionale per la non autosufficienza, "sono stati recuperati 13 milioni in più per le strutture residenziali degli anziani e dei disabili, aumentando le impegnative di residenzialità nei territori che storicamente erano più deficitari - ha aggiunto Lanzarin -. E nel bilanci di previsione 2019, ora in discussione in Consiglio, si prevede un aumento di 10 milioni di euro per i servizi residenziali di assistenza alle persone non autosufficienti”. ”
 
“Non appena approvato il Piano sociosanitario, ormai in dirittura d’arrivo non appena conclusa la sessione di bilancio - ha concluso - la priorità di questa amministrazione sarà approvare la riforma delle Ipab, ma nel quadro complessivo della riorganizzazione dell’intero comparto pubblico-privato dell’assistenza residenziale”.

05 dicembre 2018
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