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Schede ospedaliere. Camposampiero in rivolta: “Scelte miopi, servizi a rischio”

Circa trecento persone hanno dato vita a una mobilitazione che ha visto in testa anche i sindaci del Camposampierese, i sindacati, le associazioni di volontariato e i cittadini. Per il senologo Angelo Giacomazzi “irragionevole la  riduzione dei posti letto di Week Suregery da 22 a 10, anche in considerazione del taglio da 22 a 16 in Chirurgia Generale”. “Miope la mancata la citazione dell’attività di Chirurgia della mano in un’area a forte presenza di industrie metalmeccaniche e manifatturiere”. E 11 sindaci inviano alla Regione le loro osservazioni. IL DOCUMENTO

di Endrius Salvalaggio
26 APR - Dopo il ridisegno della Sanità Regionale attuato nel 2016 con la provincializzazione delle Ulss, la Regione ha approvato un Nuovo Piano Socio sanitario che interessa gli anni 2019-2023. Il 13 marzo scorso sono state approvate dalla Giunta Regionale, in attuazione della nuova riforma, le schede di dotazione ospedaliera di tutti gli ospedali del Veneto.

“Abbiamo analizzato – dice il Sindaco di Camposampiero Katia Maccarone - con molta attenzione e con l’aiuto del personale medico, quanto è stato previsto per l’Alta Padovana, in modo particolare per l’Ospedale di Camposampiero – Ulss 6. Nella programmazione abbiamo visto che, nelle schede che ci riguardano, sono previsti molti tagli che rischiano di depauperare in modo considerevole l’Ospedale, sottraendo o impoverendo alcune importanti risposte oggi presenti”.

In ragione di ciò, ne è conseguita una mobilitazione che ha visto il coinvolgimento di associazioni di volontariato vicine al mondo sanitario, in modo particolare “Fiori di cactus”; quest’ultima, nata nell’ambito della chirurgia senologica molti anni or sono grazie all’idea del chirurgo e senologo, dott. Angelo Giacomazzi, medico dell’Ospedale di Camposampiero; inoltre alla predetta mobilitazione hanno aderito i sindaci del Camposampierese ed i sindacati, contando la partecipazione di circa trecento persone.

“Abbiamo visto – continua il Primo cittadino - che dalle nuove schede mancano: Psichiatria, Oncologia, Chirurgia della Mano, Unità coronarica, primariato di laboratorio, manca la Senologia, la Dialisi in Nefrologia, oltre ai tagli in chirurgia generale e nella Week Surgery”. Al presidio ospedaliero di Camposampiero, vengono previsti due nuovi primariati: chirurgia vascolare e maxillofacciale, e si incrementano i posti letto di riabilitazione al Centro Traumatologico Ortopedico. L’area materno infantile conserva ostetricia-ginecologia, pur con una riduzione di posti letto, e il reparto di pediatria con la terapia intensiva neonatale viene tenuta in funzione, da medici dell’Ospedale di Vicenza, attesa la dipartita del primario e di molti altri medici che hanno optato per altri ospedali attese “certe questioni” rimaste irrisolte. Tutti gli 11 Sindaci della Federazione dei comuni del Camposampierese chiedono, come da allegato, che sia rivalutata la Delibera di Giunta Regionale nr. 22 del 13 marzo scorso.

“L’ospedale di Camposampiero – ha spiegato al nostro giornale Giacomazzi - qualche anno fa è stato citato come migliore ospedale d’Italia, primo come numero di utilizzazione di tecniche robotiche e con un bilancio positivo per 1.200.000 euro. Detto questo, le schede ospedaliere dovrebbero basarsi sull’analisi dei bisogni e sulla valutazione delle risorse. Ridurre da 22 a 16 i posti letto della Chirurgia Generale ha sicuramente trovato una ragione nelle nuove tecniche chirurgiche, non invasive, e sulle nuove tecniche anestesiologiche che permettono una dimissione precoce, ma soprattutto trova la sua compensazione con la istituzione della Week Suregery che deve, pertanto, aumentare il numero dei posti letto per accogliere patologie minori. Tale reparto è a basso costo ed accoglie i ricoveri brevi della Ginecologia, della Urologia e della Radiologia Interventistica. Invece, in base alle nuove schede anche i posti letto di Week Suregery sono stati irragionevolmente tagliati da 22 a 10. Per quel che riguarda la non citata attività di senologia (150 neoplasie mammarie trattate ogni anno), l’Ospedale di Cittadella non potrà farsene carico di tutti; ergo, molti interventi andranno persi”.

“Nella sezione Ortopedia – spiega ancora il medico dell’ospedale di Camposampiero - manca la citazione dell’attività di Chirurgia della mano che ha avuto 1440 accessi nel 2018. Tale scelta ci sembra miope in relazione ai bisogni delle industrie metalmeccaniche e manifatturiere che operano nel territorio e che ogni giorno afferiscono al servizio dal Pronto Soccorso. L’abolizione del reparto psichiatrico che gode qui di un parco-giardino indipendente ed una qualità di servizio straordinaria, con conservazione dell’attività ambulatoriale solo fino al pomeriggio e non h 24, rischia di creare un vero e proprio manicomio da 25 posti a Cittadella . Inoltre, non citare il servizio di Oncologia, nemmeno come attività garantita senza posti letto è incongruo; non dare gratificazione al lavoro del dirigente di Laboratorio che è senza carica da 9 anni e gestisce i due presidi è una dimenticanza paragonabile solo alla mancata citazione della dialisi attiva in Nefrologia”.

Endrius Salvalaggio

26 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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