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Carenza medici. L’Intersindacale Veneto sollecita confronto con Zaia: “Soluzioni da trovare insieme”

L’intervento a seguito dell’approvazione, da parte della Giunta, delle delibere che prevedono l’inserimento in ospedale dei medici privi di specializzazione. “La Regione Veneto, ha scelto evidentemente di dedicare attenzione solo ed esclusivamente ad altri interlocutori quali i Presidenti di Ordini ed i Presidi delle Scuole di Medicina delle Università di Padova e di Verona, escludendo inspiegabilmente i sindacati, che rivendicano il loro diritto al confronto/incontro con la Regione”, scrive l'intersindacale in una lettera a Zaia.


06 SET - L’intersindacale medica e sanitaria del Veneto sollecita il presidente della regione, Luca Zaia, a un confronto sulle delibere di Giunta Regionale numero 1224 e 1225 del 14 agosto 2019 che, per rispondere al problema della carenza di medici, prevede l’inserimento negli ospedali di 500 medici non specializzati, purché abbiano frequentato un apposito corso di 92 ore di formazione d’aula e un’attività di tirocinio pratico.

“Spiace constatare - scrivono i sindacati nella lettera - che importanti materie dai risvolti di carattere prevalentemente sindacale come la carenza grave di personale medico e sanitario nelle Aziende, la stabilizzazione del precariato, l’inserimento degli specializzandi nella rete ospedaliera del Veneto, il conseguente maggior impegno lavorativo del personale medico e sanitario in campo formativo, le ricadute sulle dotazioni organiche e sulla remunerazione aggiuntiva per i tutors, non siano  state trattate in questi giorni, come ci si sarebbe aspettato, in appositi incontri con le Organizzazioni Sindacali che rappresentiamo per quanto di competenza e ruolo costituzionale, come sancito dalla normativa nazionale e contrattuale. Spiace inoltre constatare che anche i recenti impegni assunti dalla Regione Veneto con la firma del Protocollo d’Intesa del 15.07.2019 tra la Regione Veneto e le Organizzazioni Sindacali siano stati subito disattesi e non rispettati”.

L’intersindacale medica e sanitaria del Veneto contesta infine a Zaia di avere “scelto evidentemente sino ad oggi di dedicare tempo ed attenzione solo ed esclusivamente ad altri interlocutori quali i Presidenti di Ordini ed i Presidi delle Scuole di Medicina delle Università di Padova e di Verona, escludendo inspiegabilmente nei fatti le scriventi Organizzazioni Sindacali che rivendicano, con la presente, il loro diritto al confronto/incontro con la Regione sui delicati argomenti sopra rappresentati così come riconosciuto dal Protocollo d’Intesa del 15.07.2019 e dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2464 dell’1 agosto 2006 (e relativo allegato) disciplinante il protocollo d'intesa sul sistema delle relazioni sindacali regionali”.

06 settembre 2019
© Riproduzione riservata

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