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A Vicenza, 25 nuovi defibrillatori grazie agli introiti delle multe per irregolarità nei luoghi di lavoro

In Veneto il ricavato delle ammende comminate dagli Spisal in materia di salute nei luoghi di lavoro viene interamente reinvestito in azioni e progetti di prevenzione e miglioramento a beneficio delle aziende. In questo ambito, Confartigianato Vicenza ha presentato oggi il suo ultimo progetto che prevede la diffusione dei 25 nuovi defibrillatori automatici in aggiunta alle 119 già installate in alte imprese . Lanzarin: “Confartigianato Vicenza è un modello virtuoso da esportare”.


10 GEN - In Veneto, il ricavato delle ammende comminate dagli Spisal in materia di salute nei luoghi di lavoro viene interamente reinvestito in azioni e progetti di prevenzione e miglioramento a beneficio delle aziende. Una idea che ha permesso oggi aConfartigianato Vicenza di presentare, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, un progetto che prevede, con più di 100 mila euro di fondi messi a disposizione dagli Spisal delle Ullss 7 Pedemontana e 8 Berica, la diffusione di 25 nuovi defibrillatori automatici in altrettante aziende di tutta la provincia, che si aggiungono alle altre 119 imprese che hanno già installato l’apparecchio salvavita, in maniera totalmente volontaria e autofinanziata, nell’ambito del Progetto “Imprenditori di Cuore”.

“Gli imprenditori veneti e vicentini – ha detto la Lanzarin – sono bravi e onesti. Anche quando sbagliano, magari perché messi in difficoltà dalla troppa burocrazia, non vanno colpevolizzati. Reinvestire in interventi nelle aziende come questo è un segno di civiltà e un riconoscimento di un loro importante ruolo sociale, oltre che economico, perché buona parte di questi apparecchi sono installati all’esterno delle aziende e, per questo, utilizzabili dall’intera collettività.”.

“Nel periodo 2012-2016 – ha rivelato l’Assessore – in Veneto abbiamo reinvestito così 9 milioni di euro, e altri 3,5 milioni sono relativi al 2017. Un milione 100 mila euro sono andati nel vicentino, dove sono in atto ben 12 progetti. In questo senso, Confartigianato Vicenza è un modello virtuoso da esportare”.

La “rete salvavita” di Confartigianato è integrata con la rete telecontrollata dal Suem 118 ed è stata realizzata in collaborazione proprio con il Suem per capire quali siano le zone “scoperte” e quindi installare gli apparecchi nei punti più utili. Non solo ma, hanno annunciato oggi Rucco e Bonomo, si lavorerà a un’integrazione complessiva di questa “rete artigiana” in quella legata al progetto di Vicenza Città Cardioprotetta.

10 gennaio 2020
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