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Distribuzione dei fondi accantonati dai piani di razionalizzazione. L’Ulss 2 penalizza i sanitari, Nursing Up Veneto insorge

Sono imminenti le distribuzioni dei risparmi di gestione dopo l’accantonamento delle Ulss, che nella Marca Trevigiana ha portato un avanzo di 6 milioni di euro. La distribuzione, secondo la proposta dell’Azienda, avverrà per l’anno 2017 con una maggiorazione per il personale amministrativo rispetto al personale sanitario, mentre per gli anni 2018-2019 in parti uguali per tutti. Ma il sindacato degli infermieri non firma l’accordo.

di Endrius Salvalaggio
06 LUG - Dopo l’accorpamento delle Ulss in Veneto che nel 2017 sono passate da 21 a 9, i piani di razionalizzazione conseguenti l’accorpamento di  molti uffici e servizi, hanno prodotto per la ULSS  2 Marca Trevigiana risparmi di gestione nel triennio 2017-2019 pari a 6 milioni di euro. Nel caso di specie, detti risparmi si sono avuti a seguito dell’accorpamento delle ASL 7 Pieve di Soligo, 8 Asolo e 9 Treviso. La Regione Veneto aveva a suo tempo disposto che il 50% dei risparmi da piani di razionalizzazione rimanessero nel bilancio di ogni azienda sanitaria, mentre l’altro 50% venisse distribuito fra tutto il personale.

“Il nodo da sciogliere resta proprio quello che riguarda il 50% da distribuire fra il personale – spiega Guerrino Silvestrini, Dirigente Regionale Nursing Up Veneto - Il 25 maggio scorso l’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana rendeva nota la somma di 6 milioni di risparmio per il triennio 2017-2019 e anche il criterio di distribuzione, proponendo per gli anni 2018-2019 una distribuzione omogenea in modo uguale tra tutti i dipendenti, mentre per l’anno 2017 una maggiorazione delle quote assegnabili al personale amministrativo/ tecnico rispetto al personale sanitario. Oltre a non essere reale, a nostro avviso, che il maggior impegno sia stato conseguito da parte di alcune categorie di lavoratori rispetto ad altre, affermiamo il contrario; il contenimento della spesa che ha originato i risparmi, si è ottenuto con l’impegno di tutti i lavoratori. Tra l’altro, in Veneto, nessuna delle Ulss ha fatto questa discriminazione fra personale amministrativo e personale sanitario”.

Le quote da liquidare, che presumibilmente avverranno assegnate fra qualche mese, riguarderanno il triennio 2017-2019. Secondo il sindacato degli infermieri, per l’anno 2017 al personale sanitario saranno distribuiti circa di 350 euro, mentre agli amministrativi 650 euro circa. Al di là della cifra, Nursing Up sottolinea che la disparità di trattamento rappresenta un atto ingiustificato ed inaccettabile, commesso nei confronti di tutte le categorie sanitarie, particolarmente quelle infermieristiche che, nelle recenti fasi pandemiche, hanno dato e stanno dando prova di coraggio, impegno e dedizione.

“Nursing Up, sindacato di categoria oltre a non avere firmato l’accordo, con la Ulss 2  – rimarca Silvestrini – si dissocia da questa metodologia che, diversificando gli importi fra l’annualità 2017 rispetto all’annualità 2018-2019, demotiva e amareggia il personale sanitario, e ciò senza disconoscere l’impegno anche del personale amministrativo. Quello che ci lascia più perplessi è come possa una Direzione Generale, che conosce molto bene tutti i risvolti organizzativi aziendali, proporre una distribuzione penalizzante proprio per i sanitari dopo tutto quello che hanno  fatto e dato in questi quasi due anni di emergenza sanitaria”.

“Prima le fatiche di una non semplice riunificazione delle ULSS, poi due devastanti ondate pandemiche con la variante “Delta” alle porte….bravi, bravissimi sanitari e infermieri, elogi a non finire, ma la beffa non ci piace; lo dovrebbe sapere l’apice della Direzione Generale che le discriminanti pesano e non si dimenticano!”, conclude il dirigente del Nursing Up.

Endrius Salvalaggio

06 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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