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Pecorelli (Aifa): "Bisogna portare la scienza nel sistema regolatorio"

08 NOV - “Oggi è una giornata molto importante per tutti noi che operiamo nel mondo della sanità, perché avere qui i due ministri, Fazio e Gelmini, ha un significato profondo di qualcosa che sta cambiando” Così il Presidente dell’Aifa, Sergio Pecorelli, intervenuto questa mattina a Cernobbio nel corso della prima Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria. 
“Il significato di questo evento – ha detto Pecorelli - non è  tanto quello di far rimpatriare per qualche giorno i nostri ricercatori all’estero, quanto quello di implementare sul serio un'apertura globale verso la scienza. Qualcosa che già noi facciamo tutti i giorni”.
Il presidente dell’Aifa ha poi illustrato la rivoluzione che dovrà investire l'Aifa per stare al passo con le innovazioni che stanno investendo le scienze umane: “bisogna portare la scienza nel sistema  regolatorio", ha spiegato Pecorelli. "Questa è la nostra mission reale".
intanto, però i problemi concreti che il mondo farmaceutico si trova ad affrontare sono ben altri. Sempre più spesso gli investimenti delle aziende non vengono ripagati, con conseguenze pesanti non solo per i malati in attesa di nuovi farmaci, ma anche per le finanze delle aziende: "Se su 5.000 composti testati solo 5 arrivano agli studi clinici, ciò vuol dire che un problema c’è", insiste il presidente Aifa che snocciola alcune delle cifre che meglio rappresentano il difficile momento che sta attraversando il mercato farmaceutico. "Il costo medio per portare un nuovo farmaco sul mercato è di almeno un miliardo di dollari, per quelli oncologici si spende fino a 1,7 miliardi". Con queste cifre, non stupisce se "solo 3 farmaci su 10 riescono a rientrare dai costi".
Il trasferimento quanto più velocemente possibile delle innovazioni dal laboratorio al letto del malato  è per Pecorelli la sfida che ci attende: “La medicina molecolare è totalmente diversa da quella tradizionale. E ci troviamo di fronte alla necessità di usare tutti gli strumenti innovativi. Se da un lato i vantaggi possono essere straordinari, dall’altro, ci si pongono problematiche enormi come quelle sul fronte dei costi”. 
Per questo è essenziale "una public-private partnership”.


A.M.

08 novembre 2010
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