Covid. “Tamponi vip”, indagati il presidente della Basilicata e due assessori. Bardi: “Fiducia nella magistratura”
L’accusa è di essersi accaparrati i pochi tamponi diagnostici disponibili a marzo 2020. Il governatore: "Dopo una riunione a cui partecipai con il Prefetto di Matera, che risultò poi positivo, tutti i partecipanti dell’epoca sono stati sottoposti a tampone, non certo perché ‘VIP’: era un obbligo, cui nessuno poteva sottrarsi”. Nessun tampone è stato sottratto ai cittadini”.
20 GIU - Il presidente della Basilicata
Vito Bardi, due dei suoi assessori in carica, tra cui l’assessore alla Sanità
Francesco Fanelli e
Donatella Merra e altre persone sono sotto indagine per peculato nell'ambito di un'inchiesta, cominciata nel 2020, su presunti favori ricevuti per usufruire di tamponi all'inizio della pandemia. La notizia è stata riportata da "Il Quotidiano del Sud”, che riferisce dall’avviso di proroga delle indagini notificato nei giorni scorsi.
Dal sito della Regione il presidente della Basilicata però si difende: “Come ho avuto già modo di dire in occasione di una fuga di notizie di qualche mese fa, agli inizi di marzo 2020 ho partecipato a una riunione istituzionale presso la prefettura di Potenza insieme all’allora Prefetto di Matera, che risultò poi immediatamente positivo. Come da prassi, tutti i partecipanti dell’epoca sono stati sottoposti a tampone, per limitare l’eventuale diffusione del contagio. Alla riunione erano presenti i rappresentati delle ASL, del Dipartimento Salute, delle forze dell’Ordine e altri ancora. Tutti sono stati sottoposti a controllo, non certo perché “VIP”: era un obbligo, cui nessuno poteva sottrarsi. In due date successive, sono entrato in contatto con due persone positive e per tale motivo sono stato sottoposto a tampone, come previsto per tutti i cittadini. E mi preme ricordare che ho ricevuto il mio vaccino previa prenotazione in piattaforma, come tutti i lucani. È tutto agli atti. Tutto trasparente. È il mio modo di intendere il servizio alle istituzioni. Mi preme anche evidenziare che i tamponi – dato l’elemento emergenziale - sono stati effettuati personalmente dal Direttore sanitario dell’ASP, che ringrazio, non sottraendo in tal modo personale sanitario alla normale attività in favore dei cittadini. Non sono stati nemmeno ‘sottratti’ tamponi ai cittadini, data la notevole disponibilità e considerando anche che all’epoca il laboratorio del San Carlo processava meno tamponi rispetto alle sue capacità”, scrive Bardi in una nota.
“Mi preme a ogni modo ribadire - prosegue il presidente pugliese - la mia totale fiducia nella magistratura e la completa disponibilità nei confronti degli inquirenti per fare chiarezza su una vicenda che mi addolora molto e che riguarda un periodo - la pandemia - che ha segnato profondamente la mia vita, dato il mio impegno diretto e le mie enormi responsabilità dinanzi a un evento imprevisto e imprevedibile, nei confronti del quale ho investito tutte le mie energie unicamente per proteggere i lucani”.
20 giugno 2022
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