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Uil Fpl: “Sparare sulle difficoltà della nostra sanità non risolve i problemi, ma li aumenta”

Il “continuo martellare solo sui limiti” del sistema indebolisce, secondo il sindacato, gli ospedali e la rete di servizi sanitari "a tutto vantaggio delle Regioni limitrofe e delle strutture nazionali di eccellenza”. Questo non significa nascondere che i problemi ci siano, ma “serve uno sforzo di condivisione”. La Uil Fpl chiede quindi al Presidente Bardi di “abbandonare la miope visione del fare tutto da soli perché ciò porta l’intera Regione a sbattere”.

03 FEB - La Uil Fpl della Basilicata tende la mano alla regione e lancia un appello affinché si smetta di “sparare sui problemi dell’Azienda Ospedaliera San Carlo(talora amplificandone le dimensioni) e del Sistema Sanitario lucano più in generale poiché ciò diventa parte e non la soluzione del problema. Le strutture sanitarie, come è noto, sono in competizione tra loro e il continuo martellare solo sui limiti del sistema indeboliscono i nostri nosocomi e la nostra rete di servizi sanitari a tutto vantaggio delle Regioni limitrofe e delle strutture nazionali di eccellenza”.

Questo anche tenuto conto dei risultati che, pur in mezzo alle evidenti difficoltà, possono essere raggiunge con la collaborazione di tutti. “La stabilizzazione dei precari dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza - affermano in una nota il segretario regionale Uil Fpl e il segretario regionale aggiunto, Guglielmi Antonio e Verrastro Giuseppe - rappresenta un solido punto di partenza per garantire la funzionalità delle UU.OO ed evitare il collasso dei servizi. Un risultato ottenuto grazie ad un azione congiunta tra i sindacati, l’Azienda Ospedaliera San Carlo, l’Assessore Rocco Leone il Ministro Roberto Speranza le forze di politiche consiliari di maggioranza e minoranza che hanno remato tutti verso la stessa rotta conseguendo questo straordinario risultato. Decine di operatori che si aggiungono alle 270 assunzioni che la Direzione Strategica ha messo in campo, ma che non bastano purtroppo a colmare le carenze di organico, dovute ad una sorte di esodo massiccio degli operatori sanitari a partire dal personale medico”.

Certo, non basta. Perché “come ha recentemente dichiarato l’Assessore Leone, servono nel sistema Sanitario Lucano ancora altre 1200 persone circa nei prossimi tre anni se si vogliono evitare pesanti riduzioni dei servizi”. Ma “le risorse sono poche e il carattere universalistico del nostro sistema sanitario è fortemente messo in discussione soprattutto nelle regioni più piccole”.

“E’ necessario, perciò - secondo i due sindacalisti -, che la Regione assuma un’ iniziativa forte per definire i contorni del nuovo fabbisogno di personale e per avviare una discussione sul nuovo piano socio sanitario coinvolgendo le parti sociali in questo percorso indispensabile per redigere da una parte un piano concreto per l’occupazione (che i sindacati unitariamente hanno proposto) e dall’altra qualificare e rilanciare i servizi. Senza uno sforzo di condivisione con tutti gli operatori e dei loro rappresentanti questo obbiettivo è destinato a fallire, perciò al Presidente Vito Bardi la UIL FPL chiede di abbandonare la miope visione del fare tutto da soli perché ciò porta l’intera Regione a sbattere”.

03 febbraio 2020
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