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Covid. In Calabria infermieri in ogni scuola

Le unità di personale infermieristico che saranno assunte, anche utilizzando forme di lavoro autonomo, corrispondente al numero degli Istituti scolastici presenti nelle rispettive province: Catanzaro 64, Crotone 37, Cosenza 135, Reggio Calabria 92, Vibo Valentia 32. “I costi graveranno sulla contabilità separata, al pari di quelli relativi al personale già in servizio ed utilizzato in attività Covid-19”, spiega la Regione. Santelli: “Avere un infermiere professionista in ogni scuola è una garanzia del rispetto dei diritti di tutela alla salute ed allo studio”.

30 SET - Per rafforzare l'offerta sanitaria territoriale a fronte della riapertura delle scuole e fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del Covid-19, rafforzando il sistema di monitoraggio e sorveglianza della circolazione di SARS-CoV-2, le Aziende Sanitarie Provinciali della Calabria sono autorizzate ad assumere personale infermieristico, anche utilizzando forme di lavoro autonomo, ovvero di collaborazione coordinata e continuativa, fino alla concorrenza del contingente massimo di seguito definito, corrispondente al numero degli Istituti scolastici presenti nelle rispettive province: ASP di Catanzaro: n. 64. ASP di Crotone: n. 37. ASP di Cosenza: n. 135. ASP di Reggio Calabria: n. 92. ASP di Vibo Valentia: n. 32.
Ad annunciarlo una nota della Regione.

Lo stesso personale infermieristico potrà essere reclutato con data di fine rapporto al 31 dicembre 2020, avvalendosi delle graduatorie vigenti, e adibito in numero non superiore ad una unità per ogni istituto scolastico.

I costi, spiega la nota, “graveranno sulla contabilità separata, al pari di quelli relativi al personale già in servizio ed utilizzato in attività Covid-19”.

“La scuola per noi è una priorità. Avere un infermiere professionista in ogni scuola – ha detto il Presidente Jole Santelli – è una garanzia del rispetto dei diritti di tutela alla salute ed allo studio. Una misura in grado di trasmettere maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio, riducendo così l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie”. Sarà lo stesso infermiere ad attivare in caso di reale necessità il medico che assiste l’alunno, operando in team con il pediatra di libera scelta ed i Dipartimenti di prevenzione. Una figura – ha proseguito il Presidente Santelli - anello di congiunzione fra scuola, famiglia, pediatra o medico di medicina generale e Dipartimenti di Prevenzione, che potrà, eventualmente, effettuare anche il tampone a scuola, che sarà immediatamente processato dal laboratorio di riferimento”.

30 settembre 2020
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