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Decreto Calabria. Spirlì: “No a riproposizione. Chiederò a Mattarella di non firmarlo”

La Giunta ha dato mandato al presidente facente funzioni di rivolgersi al capo dello Stato per chiedere di “non avallare un atto che, oltre a comprimere i diritti dei calabresi e dell’istituzione che li rappresenta, in poco più di un anno ha peggiorato in modo evidente lo stato della sanità”. Intanto la Giunta regionale ha deciso di non procedere con la nomina dei nuovi dg delle Asp. Ma “nell’eventualità di una vacatio amministrativa provocata dal Governo (il Decreto Calabria è scaduto oggi, ndr), procederemo subito a nominare i reggenti delle varie realtà sanitarie della regione".

04 NOV - Scade oggi il Decreto Calabria. E l'idea di un suo rinnovo non piace alla Regione. “La riproposizione del Decreto Calabria ci preoccupa fortemente, soprattutto alla luce del difficile momento storico che stiamo vivendo a causa dell’emergenza covid. Il rinnovo – e il loro contestuale aggravamento – delle misure straordinarie per la sanità regionale è un atto chiaramente politico che aggiorna, di fatto peggiorandolo, un provvedimento chiaramente incostituzionale, dal momento che limita, in modo evidente e inaccettabile, il principio di autodeterminazione della comunità calabrese". È quanto dichiara in una nota diramata nel pomeriggio di ieri il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì.

Spirlì fa sapere che “alla luce di queste considerazioni, la Giunta regionale mi ha affidato il mandato di rivolgermi direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui chiederò di non avallare un atto che, oltre a comprimere i diritti dei calabresi e dell’istituzione che li rappresenta, in poco più di un anno ha peggiorato in modo evidente lo stato della sanità”.

Quanto alla nomina dei nuovi Dg della Asp, il presidente ff fa sapere che l’esecutivo regionale “ha preso atto dell’ottimo lavoro svolto dalla commissione esaminatrice che ha valutato i profili professionali degli aspiranti direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, attualmente commissariate proprio in virtù del Decreto Calabria”. Ma "dopo un lungo confronto interno, e anche grazie alle delucidazioni arrivate direttamente dal ministro della Salute, Roberto Speranza, la Giunta ha deciso di non procedere con la nomina dei nuovi vertici delle Aziende”. Ma, precisa Spirlì, “nell’eventualità di una vacatio amministrativa provocata dal Governo” la Giunta procederà subito a nominare i reggenti delle varie realtà sanitarie della regione. "Quella attuale, per la Calabria – conclude Spirlì – , è una fase più che delicata. Una fase che non ammette confusione, inerzie o superficialità istituzionali. Di certo, la Giunta calabrese non permetterà che le Aziende della regione restino in balia degli eventi e prive di guide stabili in grado di affrontare la gravissima crisi che tutti noi abbiamo davanti”.

04 novembre 2020
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