Farmacie rurali. In Campania una nuova legge per sostenerle
Via libera del Consiglio regionale all’adeguamento della indennità di residenza. Dal 1° gennaio 2024, l’indennità sarà di 10.000 euro per le farmacie ubicate in località con popolazione fino a 600 abitanti; 7.000 in caso di popolazione da 601 a 1.000 abitanti; 5.000 euro per una popolazione da 1.001 a 2.000 abitanti; 3.000 euro da 2.001 a 3.000 abitanti. “Un importante risultato dopo oltre 50 anni di lotte sindacali”, commenta Giuseppe Viggiano, presidente Sunifar Salerno.
29 AGO - Il Consiglio regionale della Campania ha approvato nelle scorse settimane, all’unanimità, l Testo unificato “Adeguamento della indennità di residenza in favore dei farmacisti rurali. Legge 8 marzo 1968, n. 221”, frutto delle proposte di legge dei consiglieri Vincenzo Alaia (Italia Viva), Luigi Abbate (Noi di Centro-Noi Campani), Francesco Iovino (Italia Viva),Corrado Matera (gruppo misto), Livio Petitto (Moderati e Riformisti) e Vincenzo Santangelo (Italia Viva).
“Il Testo Unificato è finalizzato a sostenere le farmacie rurali intese quali presidi essenziali per il benessere dei cittadini delle località con meno di 3000 abitanti mediante l’erogazione, da parte delle Aziende Sanitarie Locali, in rate annuali, della indennità di residenza a condizione che tali farmacie risultino state aperte e funzionanti durante l’anno solare cui le indennità sono riferite”, ha spiegato il presidente della Commissione Regionale Sanità,
Vincenzo Alaia, che ha sottolineato come si tratti di “una legge importante nell’interesse delle comunità territoriali”.
A decorrere dal 1° gennaio 2024, dunque, l’indennità di residenza in favore delle farmacie rurali è così quantificata: euro 10.000,00 per le farmacie ubicate in località con popolazione fino a 600 abitanti; euro 7.000,00 per le farmacie ubicate in località con popolazione da 601 a 1.000 abitanti; euro 5.000,00 per le farmacie ubicate in località con popolazione da 1.001 a 2.000 abitanti; euro 3.000,00 per le farmacie ubicate in località con popolazione da 2.001 a 3.000 abitanti;
Soddisfatto il Sunifar di Salerno (il sindacato dei farmacisti rurali e che è parte integrante di Federfarma), che parla di “un sostegno concreto per le tante farmacie delle aree interne della provincia di Salerno che sono costrette a convivere con le difficoltà, anche economiche, dei piccolissimi centri e che rappresentano l’unico presidio sanitario facilmente accessibile in zone spesso isolate”.
“È un importante risultato che arriva dopo oltre 50 anni di lotte sindacali” commenta
Giuseppe Viggiano, presidente provinciale del Sunifar. “La legge – spiega infatti Viggiano – arriva dopo un lungo travaglio in cui si sono prodigati negli anni i nostri colleghi dei comitati rurali con decine di incontri e presentazioni di bozze di legge. È stato un impegno sindacale estenuante che ha visto il Sunifar Salerno e il Consiglio Direttivo di Federfarma Salerno sempre in trincea affrontando e gestendo il presente con un occhio di riguardo al futuro e facendo tesoro del passato e di chi ci ha insegnato a ottenere risultati con strategie e impegno quotidiano”. Gli ultimi anni sono stati decisivi per arrivare alla nuova legge.
“Nel 2016 con l’allora presidente Dario Pandolfi – ricorda Viggiano – ci venne l’idea di organizzare un convegno a Caselle in Pittari per trattare le problematiche della ruralità. Seguì un altro incontro nel Salone della Provincia a Salerno a cui partecipò il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Fu in quella occasione che si compresero le difficoltà dei farmacisti rurali. Nacque il Progetto Sperimentale sulle farmacie rurali che ha consentito di arrivare alla stesura e approvazione della legge del luglio scorso”.
E proprio De Luca ha commentato il via libera alle leggi dichiarando: “Le farmacie rurali rappresentano un presidio sociale e sanitario di grande importanza soprattutto nelle aree dove si registrano carenze di medici di famiglia, e sono punti di riferimento indispensabili nei territori".
29 agosto 2023
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