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L’Anaao Assomed Campania diffida i Dg: “Illegittimo l’impiego nei reparti Covid di personale medico e sanitario privo di competenze specialistiche”

Per il segretario regionale Bencivenga si profila la violazione della normativa contrattuale e del principio di appropriatezza e sicurezza delle cure sanitarie. Se i Direttori Generali non rispetteranno le norme sarà guerra con “opportune iniziative legali, inclusa la denuncia alle Autorità giudiziarie competenti ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità di natura penale”

30 OTT - “Per far fronte all’emergenza epidemiologica alcune Direzioni aziendali hanno deciso di assegnare ai reparti che ospitano degenti Covid, personale medico inquadrato in discipline non equipollenti od omogene rispetto alla Medicina interna o a quella di Malattie Infettive o di Malattie dell’apparato respiratorio, come tale privo delle competenze specialistiche necessarie a gestire una patologia così complessa come l’infezione virale da Covid-19. Un progetto organizzativo che mette in grave pericolo l’incolumità dei pazienti ricoverati, esponendo anche i personale sanitario ad un ingiustificato aggravio del rischio professionale, con ricadute negative sia sul piano della responsabilità medica che delle garanzie assicurative. Per tali ragioni, l’Anaao Assomed diffida le Aziende e gli Enti del Ssr dall’impiegare dirigenti medici e sanitari privi delle necessarie competenze specialistiche presso reparti o servizi disciplinarmente non equipollenti o omogenei rispetto al profilo di appartenenza”.
 
È quanto scrive Vincenzo Bencivenga, Segretario regionale dell’Anaao Assomed Campania in una lettera inviata alle Direzioni generali delle Aziende e degli Enti del Ssr e per conoscenza al Presidente Giunta Regionale Vincenzo De Luca. Una lettera di diffida, i cui contenuti erano stati già anticipati ieri dal segretario nazionale Carlo Palermo, in cui avverte che qualora i vertici della aziende contravvenissero al rispetto della legge, il sindacato “intraprenderà le opportune iniziative legali a tutela dei diritti dei propri iscritti, inclusa la denuncia alle Autorità giudiziarie competenti ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità di natura penale”.
 
Una diffida che arriva in un momento estremante difficile per la sanità Campana. Dopo lo stop ai ricoveri medici e chirurgici, fatte salve le urgenze, è di ieri l’annuncio della riconversione del San Giovanni Bosco di Napoli ad ospedale Covid. Una nuova veste per un ospedale che ha mostrato in questi anni tutti i suoi lati deboli, tra formiche, assenza di triage nel Pronto soccorso e infiltrazioni camorristiche e che nonostante tutto ha continuato, grazie alle professionalità che vi operano, a rimanere punto di riferimento per i cittadini della città.
 
Di seguito il testo della lettera di diffida

Illegittimo impiego di personale medico e sanitario privo di competenze specialistiche presso reparti di degenza Covid - Violazione della normativa contrattuale e del principio di appropriatezza e sicurezza delle cure sanitarie - Atto di diffida.
La scrivente Anaao Assomed Regione Campania in persona del sottoscritto Segretario Regionale Dott Vincenzo Bencivenga nell’interesse dei propri iscritti dirigenti medici e sanitari in servizio presso le Aziende ed Enti del SSR, rappresenta quanto segue.
Come noto, nell’ambito dei diversi servizi ospedalieri, la continuità assistenziale dei pazienti ricoverati e la gestione delle emergenze/urgenze devono essere garantite attraverso l’impiego di personale medico in possesso di adeguate competenze specialistiche, così come previsto dalla legge e dal contratto, in modo da rispettare il principio di appropriatezza e sicurezza delle cure, nonché di tutelare il diritto alla salute dei cittadini (art. 32, Cost., art. 1, L. n. 24/2017).
 

In particolare, il criterio dell’area e disciplina di appartenenza del dirigente medico e sanitario, così come definiti con l’accesso concorsuale, unitamente al contenuto dell’incarico dirigenziale, delineano il perimetro delle mansioni esigibili dal personale in relazione agli obiettivi assegnati e ai programmi da realizzare (art. 15, D.lgs. n. 502/1992, DPR n. 483/1997, art. 19, Ccnl 19.12.2019).
Per la dirigenza medica il concetto di equivalenza delle mansioni non può che misurarsi avendo riguardo al criterio di equipollenza delle discipline, come normato dal D.M. 30 gennaio 1998, per cui il medico può essere chiamato ad espletare tutte quelle funzioni sanitarie strettamente connesse o equipollenti alla disciplina specialistica oggetto dell’incarico.
 

Ciò̀ vale sia per l’attività istituzionale che per altri istituti contrattuali, quali, ad esempio, l’esercizio della libera professione intramuraria, i servizi di guardia o di pronta disponibilità e, soprattutto, per la mobilità interna ordinaria o d’urgenza.
Il predetto principio è stato confermato da diverse pronunce della giurisprudenza di merito (Trib. di Catania, 11 maggio 2016, n. 2016; Trib. di Oristano, 18 ottobre 2019, n. 292), le quali hanno dichiarato illegittimo l’impiego di dirigenti medici in branche specialistiche tra loro non equipollenti.
Ebbene, risulta alla scrivente Associazione, che alcune Direzioni aziendali, per far fronte all’emergenza epidemiologica, abbiano deciso di assegnare ai reparti che ospitano degenti COVID, personale medico inquadrato in discipline non equipollenti od omogene rispetto alla Medicina interna o a quella di Malattie Infettive o di Malattie dell’apparato respiratorio, come tale privo delle competenze specialistiche necessarie a gestire una patologia così complessa come l’infezione virale da Covid-19.
 

Un simile progetto organizzativo, ove concretamente attuato, metterebbe in grave pericolo l’incolumità dei pazienti ricoverati, esponendo altresì̀ i dirigenti coinvolti ad un ingiustificato aggravio del rischio professionale, con ricadute negative sia sul piano della responsabilità medica che delle garanzie assicurative.
 

Per tali ragioni, l’ANAAO ASSOMED, nel declinare sin da ora qualsiasi responsabilità per l’attività resa dai propri iscritti in esecuzione di disposizioni di servizio contrarie ai principi sopra richiamati,
 
DIFFIDA
 
le Aziende ed Enti destinatari della presente, ciascuna in persona dei rispettivi Direttori generali pro tempore, dall’impiegare dirigenti medici e sanitari privi delle necessarie competenze specialistiche presso reparti o servizi disciplinarmente non equipollenti o omogenei rispetto al profilo di appartenenza, con avviso che in difetto, intraprenderà le opportune iniziative legali a tutela dei diritti dei propri iscritti, ivi inclusa la denuncia alle competenti Autorità giudiziarie ai fini dell’accertamento di eventuali responsabilità di natura penale.

30 ottobre 2020
© Riproduzione riservata

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