Decreto Sostegni. Balzanelli (SIS118): “Restituita l’indennità ai medici del 118, ma ora avanti con la riforma”
Con l’approvazione dell’emendamento (24.0.10.10 -A.S.2144-Art 24) al “Decreto Sostegni”, la scorsa settimana, viene restituita ai medici convenzionati l’indennità oraria corrisposta. Per il Presidente nazionale della Sis118: “Ora si riposiziona al centro delle necessità, più gravi ed irrinunciabili della programmazione sanitaria nazionale, la problematica della riforma legislativa del Sistema di Emergenza Territoriale 118”
13 MAG - La “vexata quaestio” della indennità dei medici convenzionati del 118 che, in numerose realtà regionali,
Campania in primis, i camici bianchi si erano visti cancellare, con l’invito a restituire ai servizi sanitari regionali quanto percepito dal 1999 ad oggi, si è risolta: è stato infatti approvato nei giorni scorsi in commissione Bilancio al Senato, l’emendamento (24.0.10.10 -A.S.2144-Art 24) al “Decreto Sostegni” grazie al quale l’indennità oraria corrisposta è salva.
A plaudire all’emendamento
Mario Balzanelli, Presidente nazionale della SIS118: “Un convinto plauso al Governo – dichiara – ed il più vivo ringraziamento alle grandi protagoniste di questa indispensabile e sacrosanta ‘affermazione di dignità’ dei medici del 118, rispettivamente la Senatrice
Mariolina Castellone, l’Onorevole
Virginia Villani e la Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania
Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle, le quali, in una strategia integrata che ha coinvolto, rispettivamente, in tempi brevissimi, i livelli regionali, ministeriali e parlamentari, hanno affrontato a viso aperto l’assurda questione e con straordinaria caparbietà hanno contribuito in modo determinante a risolverla”.
Con l’approvazione dell’emendamento, sottolinea Balzanelli “si riposiziona al centro delle necessità più gravi ed irrinunciabili della programmazione sanitaria nazionale, la problematica della riforma legislativa del Sistema di Emergenza Territoriale 118”.
“Il 118 – prosegue Mario Balzanelli – è la colonna vertebrale del Ssn e dei Servizi Sanitari regionali. Se per assurdo il 118 si fermasse anche solo 5 minuti si verificherebbe una catastrofe sanitaria. Proprio il 118, il sistema salvavita tempo dipendente di almeno 60 milioni di persone, da pilastro fondamentale, da cardine della nostra Sanità nazionale è da oltre 2 decenni, atti governativi alla mano, il grande dimenticato da qualunque provvedimento di rinforzo della Sanità territoriale, il solito escluso da qualunque logica di potenziamento, quando in passato non è stato selvaggiamente smantellato da logiche territoriali inappropriate e peraltro dimostratesi, a prova di realtà, ampiamente fallimentari. ‘Id fieri non potest’: non può più permettersi che tutto ciò accada. L’approvazione da parte del Governo di questo emendamento e – conclude – la particolare attenzione dimostrata, per la prima volta in 29 anni, alla nostra complessa e delicata dimensione lavorativa h 24 ‘sulla strada’ e ‘nelle case degli italiani’, dal Ministro della Salute Roberto Speranza, ci incoraggia auspicando, con fiducia, la svolta attesa, nelle varie regioni, da tutti gli operatori del Sistema, medici, infermieri, ed autisti-soccorritori”.
13 maggio 2021
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