Cozza (Cgil): "Ma uno Stato tecnicista non funziona"
13 FEB - Massimo Cozza, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici, non condivide molto le soluzioni di Giuseppe Zuccatelli che in caso di commissariamento delle regioni in disavanzo preferisce i tecnici. “I tecnici – secondo Cozza – dovrebbero affiancare la politica democraticamente eletta e non sostituirla”, perchè “la tutela della salute, il servizio sanitario universalistico sono scelte politiche e non tecniche. Uno stato tecnicista non funziona e la politica deve dare delle indicazioni di programmazione”.
“Noi siamo – spiega il segretario della Cgil Medici – per superare del tutto l’istituto del commissariamento perchè è un modello debole e preferiremmo ristabilire le procedure democratiche trattandosi di persone elette come gli assessori. Detto questo in via preliminare la soluzione che preferiremmo è quella di una
task forcenazionale composta di tecnici il cui ruolo sarebbe quello di affiancare la politica democraticamente eletta e non sostituirla. Perchè la tutela della salute, il servizio sanitario universalistico sono scelte politiche e non tecniche. Uno stato tecnicista non funziona e la politica deve dare delle indicazioni di programmazione ma senza entrare nelle scelte che non le competono come quelle di natura clinica e professionale”.
“Condivido invece – spiega Cozza – il pensiero di Zuccatelli che parla di ridurre l’inappropriatezza e di una riconversione della rete ospedaliera. Quando però si parla di autoreferenzialità noi chiediamo il coraggio di rivedere e rimettere in gioco, per rivalutare, le 17 mila guardie mediche”.
Altra nota di disaccordo tra il presidente Agenas e Cozza è sul
turn over.“Non condivido assolutamente – aggiunge il segretario della Cgil Medici – l’affermazione di non coprire il
turn overperchè a mio giudizio è una scelta irresponsabile che sta determinando l’aumento del precariato che lo stesso Balduzzi riconosce di aver superato il livello di guardia. Il problema non è non coprire il turn over, scelta fatta con l’accetta, quanto piuttosto garantire i livelli minimi essenziali con il personale appropriato”.
Infine sull’intramoenia “Noi come Cgil medici condividiamo il fatto che i medici debbano rientrare in ospedale, ma il problema non sono i camici bianchi bensì i direttori generali e le regioni che devono dare indicazioni in maniera tale che i Direttori generali si impegnino realmente a trovare gli spazi adeguati”.
13 febbraio 2012
© Riproduzione riservata
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy