Si è concluso il XX Congresso FIA (Federazione Italiana Audioprotesisti), l’assise che per tre giorni, dal 4 al 6 novembre ha riunito a Rimini il comparto audioprotesico italiano. Dibattiti e approfondimenti con professionisti sanitari, imprenditori, esperti e ospiti internazionali che consegnano il quadro di un settore in grande crescita dal punto di vista industriale, distributivo e professionale. Sfide e sviluppo si confermano i punti cardine in agenda anche per i prossimi anni, come assicurano i vertici ANAP (Associazione nazionale audioprotesisti professionali) e ANA (Associazione nazionale audioprotesisti) eletti nell’ultima giornata del Congresso. A guidare gli audioprotesisti, ovvero circa 3000 professionisti sanitari, per il prossimo triennio sarà Corrado Canovi, già segretario generale FIA e Vice Presidente AEA (Associazione Europea Audioprotesisti), mentre alla guida dell’ANA, che rappresenta le aziende del comparto - oltre 1400 centri acustici in tutta Italia - è stato riconfermato Mauro Menzietti. “Questo Congresso ci consegna dati importanti per il nostro settore – sono le parole del presidente Canovi -. Di certo abbiamo tantissimi margini di miglioramento e dobbiamo intervenire in un Paese che ha qualche arretratezza sul tema della salute uditiva ma sicuramente siamo sulla strada giusta”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Menzietti che sottolinea l’importanza del gioco di squadra e lancia subito un primo obiettivo: “Il futuro è implementare la fornitura a carico del Sistema sanitario nazionale e puntare sull'eccellenza dei servizi”. A completare il quadro associativo, Dario Ruggeri, eletto segretario FIA e Massimo Sitzia, presidente del Comitato Scientifico ANAP.
Punto di partenza dei programmi dei due presidenti saranno sicuramente i dati della ricerca Eurotrak Ita 2022, presentati a Rimini, sull’impatto delle protesi acustiche sulla popolazione italiana: l’Italia registra un tasso di adozione dei dispositivi acustici del 35%, una percentuale migliorata del 5% rispetto ai precedenti dati del 2018. Dalla ricerca, inoltre, emerge chiaramente come il ricorso agli apparecchi acustici migliori la qualità della vita (dichiarato dal 97% dei possessori), mentre l’87% afferma che il proprio apparecchio acustico funziona meglio o come previsto e ancora, l’83% dei possessori si sente più sicuro di muoversi in città quando indossa gli apparecchi acustici.
Altro argomento del Congresso sono stati i Nuovi Lea con l’annuncio dell’imminente ritorno a tariffa, dopo che per evidenti motivi le gare non sono state ritenute adatte per questo tipo di dispositivi, per i quali l’elemento della personalizzazione resta centrale.