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Alimenti. Tisana medicinale qualificata come medicinale vegetale tradizionale non può essere commercializzata con il logo bio. La decisione della Corte Edu


La situazione può essere diversa qualora tale dicitura sull'imballaggio sia stata approvata dall'autorità competente a causa dell'effetto benefico della produzione biologica sulle caratteristiche terapeutiche del medicinale

26 GIU - L'impresa tedesca SALUS commercializza medicinali a base di erbe, tra i quali una tisana medicinale alla salvia. L'imballaggio di tale medicinale 1
reca il logo ufficiale di produzione biologica dell'Unione europea. La SALUS intende commercializzare altre tisane medicinali con tale logo. La Twardy, un'impresa concorrente, ritiene che il diritto dell'Unione osti all'uso del logo bio sull’imballaggio di un medicinale. Essa ha quindi chiesto ai giudici tedeschi di vietare alla SALUS di commercializzare tisane medicinali a base di piante il cui imballaggio contenga indicazioni relative all'origine biologica di tali piante. Il giudice tedesco investito della causa ha chiesto alla Corte di giustizia di pronunciarsi al riguardo. La Corte precisa che tisane medicinali come quelle di cui trattasi nel procedimento principale, che devono essere considerate medicinali vegetali tradizionali, non possono essere commercializzate, in linea di principio, con il logo bio. E' quanto riporta una nota della Corte di Giustizia europea.

Infatti, in quanto medicinali, esse rientrano esclusivamente nell'ambito di applicazione delle norme dell'Unione europea sui medicinali e non in quelle relative alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici. È vero che sull'imballaggio di medicinali possono figurare talune informazioni facoltative, a condizione che esse siano utili per il paziente e non presentino carattere promozionale. Tuttavia, informazioni relative alla produzione biologica delle sostanze attive di medicinali vegetali tradizionali non soddisfano tale condizione. Infatti, poiché detti medicinali possono essere acquistati senza prescrizione medica, tali informazioni possono direttamente sfociare in una decisione di acquisto da parte del paziente, senza che esse abbiano necessariamente un valore sanitario. Ciò premesso, l'autorità competente può, nell'ambito di una procedura di autorizzazione all'immissione in commercio, constatare che sostanze attive aventi proprietà curative o profilattiche derivanti da una produzione di agricoltura biologica hanno un effetto benefico sulle caratteristiche terapeutiche di un medicinale. In tal caso, l'autorità può approvare tale indicazione sull'imballaggio del medicinale.

26 giugno 2025
© Riproduzione riservata

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