Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 18 APRILE 2024
Cronache
segui quotidianosanita.it

Sport e salute. La campagna di Alt. A scuola con la bici


In 8 settimane migliorano del 50% i parametri di valutazione del rischio vascolare quali pressione, peso, glicemia e colesterolo. E' quanto emerso da uno studio danese presentato dall'Associazione per la lotta alla trombosi nell'ambito di un'iniziativa di promozione della bici come mezzo sostenibile.

03 MAG - In Italia 1 bambino su 3 è in sovrappeso e solo 12 bambini su 100 fanno attività fisica tutti i giorni. Eppure, basterebbe andare a scuola camminando o in bicicletta tutti i giorni per veder migliorare in modo significativo i parametri cardiometabolici nei bambini, e ridurre i fattori di rischio per le malattie da trombosi. A ricordarlo è l'Associazione per la lotta alla trombosi (Alt), nell'ambito della campagna 'Questa è scienza. Questo è buonsenso', per promuovere la bicicletta come mezzo sostenibile.

La conferma arriva da uno studio scientifico condotto in Danimarca su 43 bambini delle scuole elementari che non utilizzavano abitualmente la bicicletta per andare a scuola. I bambini sono stati divisi in due gruppi: 20 hanno continuato ad andare a scuola con i mezzi abituali, e 23 hanno iniziato ad andarci in bicicletta. In 8 settimane i bambini che hanno cominciato ad usare la bicicletta hanno avuto un miglioramento del 50% dei parametri di valutazione del rischio vascolare quali pressione, peso, glicemia e colesterolo. ''Questo studio per la prima volta ha documentato in modo scientifico che l'uso della bicicletta comporta un miglioramento significativo dei parametri cardiometabolici nei bambini - ha spiegato Lidia Rota Vender, presidente di Alt - andare a scuola camminando o pedalando potrebbe risultare una soluzione semplice ma efficace ai fattori di rischio per le malattie da trombosi. La migliore medicina è un'attività fisica abituale, che non richiede investimenti di tempo e che potrebbe essere svolta da quasi tutta la popolazione, anche dai più pigri''.

Ogni anno l'Europa spende 196 miliardi di euro per infarto, ictus cerebrale, embolia, trombosi venose e arteriose. Il 54% per costi diretti legati alla cura di queste malattie, ricoveri in ospedale, esami e farmaci, e il 46% per i costi indiretti, da mancata produttività e spese sostenute dalle famiglie per l'assistenza ai malati.
 

03 maggio 2013
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Cronache

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy