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Ue. Benessere animali, lanciata nuova strategia per il 2012-2015


La Commissione europea si prepara a reagire alla mancata applicazione delle direttive. Senza dimenticare le esigenze socio-economiche degli allevatori e promuovendo il rafforzamento dei finanziamenti al settore finalizzati all'istruzione e all'informazione.

22 GEN - "La nuova strategia per il benessere degli animali prevede la necessaria flessibilità per consentire agli operatori di raggiungere, con modalità diverse, i prescritti standard in materia. Le devono assicurare l'efficacia dei costi. La proposta di consacrare risorse agli aspetti dell'istruzione e della formazione dovrebbe assicurare la massima efficacia delle iniziative, sia in termini economici che di benessere degli animali". Così John Dalli, commissario Ue responsabile per la salute e i consumatori, ha illustrato la nuova strategia globale per migliorare ancora, nei prossimi quattro anni, il benessere degli animali in Europa.
 
Per rispondere a tutte quelle problematiche sorte negli anni, la strategia ha previsto un approccio su due binari: da una  parte la proposta di normativa completa sul benessere degli animali e il rafforzamento delle azioni condotte attualmente “promuovendo un approccio innovativo incentrato sui risultati reali in tema di benessere invece che su input meccanicistici e concentando maggiormente l'attenzione sui livelli di istruzione e di professionalità delle persone interessate”; e dall’altra il rafforzamento e l'ottimizzazione delle azioni condotte attualmente dalla Commissione, “potenziando gli strumenti per rafforzare l'ottemperanza degli Stati membri ai requisiti di legge, intensificando la cooperazione internazionale già esistente in tema di benessere degli animali, informando meglio i consumatori nonché realizzando studi negli ambiti in cui il benessere degli animali appaia incontrare i maggiori problemi”.
 
Sul piano economico, infine, la nuova strategica suggerisce di rafforzare i finanziamenti all'istruzione e alla formazione delle persone che operano nel settore. Del resto, il comparto dell'allevamento è particolarmente importante in Europa: è valutato a circa 150 miliardi di euro, mentre il contributo dell'Ue alla promozione del benessere animale è stimato a 70 milioni di euro. Il nuovo quadro legislativo dovrebbe quindi creare o rinnovare gli strumenti a disposizione dell'Ue sul benessere degli animali, garantire maggiore trasparenza e informazione nei confronti dei consumatori sul modo di allevamento, ma anche rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri grazie alla creazione di laboratori di riferimento nell'Ue.


22 gennaio 2012
© Riproduzione riservata

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