Le parafarmacie italiane si offrono di pagare il biglietto per il viaggio della memoria ad Auschwitz
La Fnpi si è offerta di pagare il contributo agli studenti dopo il rifiuto del sindaco di Predappio: “E’ doveroso, perché investire sulle nuove generazioni, sulla loro formazione e cultura significa liberare energie utili a tutti”. Il sindaco Canali precisa comunque di non essere contrario ai viaggi della memoria, ma non verso una sola “parte", citando altri luoghi simbolo di violenza riconducili al Comunismo, come il muro di Berlino e le Foibe.
11 NOV - Il Comune di Predappio ha deciso di negare il contributo alla partecipazione agli studenti della scuola superiore per la partecipazione al progetto 'Promemoria Auschwitz - treno della Memoria'. “Non siamo contrari al Treno della Memoria - ha detto all’Ansa il sindaco di Predappio
Roberto Canali - ma questi treni vanno solo da una parte e noi non intendiamo collaborare con chi si dimentica di tutto il resto".
In una nota Canali ha successivamente ribadito che “tutti dovrebbero visitare Auschwitz; è auspicabile che questo accada per conoscere quanto successo in quei luoghi”. Ma “quando questi treni si fermeranno per conoscere quanto successo alle foibe o al Muro di Berlino per conoscere la tragedia di 50 anni di comunismo, vorrà dire che si vorrà avere memoria della storia a 360 gradi e allora saremo lieti di collaborare”.
Molte le parole e iniziative di solidarietà per permettere la partecipazione dei ragazzi di Predappio al viaggio. Tra queste, la Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Fnpi, che, in una nota, fa sapere di avere “provveduto nella giornata di venerdì 8 novembre, a contattare l’associazione che si occupa del Treno della memoria e a contribuire per l’intera cifra negata dal comune ai due studenti di Predappio. E’ un gesto doveroso, perché investire sulle nuove generazioni, sulla loro formazione e cultura significa liberare energie utili a tutti noi”.
"I farmacisti della Fnpi - conclude la nota - si stringono attorno a questi due ragazzi nel loro viaggio della memoria e idealmente a tutte le energie di questo Paese, che qualcuno vorrebbe rimanessero inespresse”.
11 novembre 2019
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