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Bambini in ospedale. Combattere la malattia con le arti marziali


Arriva per la prima volta in Europa, all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il progetto creato dalla Onlus americana Kids Kicking Cancer per insegnare ai bambini a “dare un calcio alla malattia” attraverso le tecniche e la filosofia delle arti marziali. Già coinvolti 15 pazienti dell'ospedale.

15 MAR - Aiutare i bambini ad affrontare la malattia attraverso la filosofia e le tecniche delle arti marziali. E' l'idea nata 10 anni fa dalla onlus americana Kids Kicking Cancer e sbarcata per la prima volta in Europa presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. L'iniziativa ha già coinvolto 15 piccoli pazienti dell'ospedale romano, che oggi hanno offerto alla stampa una dimostrazione di quanto imparato nell'ambito di una conferenza promossa per illustrare l'intuizione di Rabbi Elimelech Goldberg, fondatore della Kids Kicking Cancer  Onlus e professore di Pediatria alla Wayne State University School of Medicine, nonché esperto di arti marziali e cintura nera. 
 
L'associazione nasce infatti dall'idea che quando ad ammalarsi è un bambino, ancora più che un adulto, riuscire a garantirgli una vita il più normale possibile e aiutarlo ad accettare ed affrontare la malattia incoraggiandolo e motivandolo è indispensabile almeno quanto come individuare la terapia migliore a cui sottoporlo. Per le medesime ragioni l’Ospedale ha accolto con favore l’iniziativa della neonata costola italiana dell’associazione statunitense, per rendere l’esperienza del ricovero, l’approccio alle terapie e il supporto umano ai piccoli pazienti e alle loro famiglie il migliore possibile.

Qualità della vita, quindi, e assistenza a 360 gradi. E' questo il cuore del progetto avviato all’interno di un ambiente sicuro e controllato come quello dell’Ospedale, dove gli istruttori di Kids Kicking Cancer, supportati dai professionisti del Bambino Gesù, affiancano i piccoli pazienti sia nella degenza che nella riabilitazione extra-ospedaliera, promuovendo lezioni e corsi pratici per allenare il corpo, ma soprattutto la mente, attraverso l’insegnamento di semplici tecniche di arti marziali.

Presso il nosocomio romano, fino ad oggi, hanno preso parte al progetto 15 bambini e ragazzi del reparto di onco-ematologia. L’iniziativa si sta via via allargando anche ai piccoli affetti da fibrosi cistica e da altre patologie croniche.

“L’eliminazione del dolore da tutte le procedure assistenziali che coinvolgono i bambini rappresenta uno standard proprio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – ha sottolineato Massimiliano Raponi, Direttore Sanitario dello stesso ospedale romano – e sul fronte dell’accoglienza e del miglioramento della qualità della vita dei nostri piccoli pazienti siamo quotidianamente impegnati a trovare nuove opportunità di miglioramento”.

“L'oncologia pediatrica ha raggiunto risultati straordinari in termini di percentuale di guarigione riuscendo a eradicare la patologia tumorale ormai in più del 75% dei bambini che si ammalano di un tumore – sostiene Franco Locatelli, Direttore del Dipartimento di Onco-ematologia pediatrica del Bambino Gesù - curare, tuttavia, vuol dire prendersi cura a 360° del benessere psico-fisico dei pazienti e della loro famiglia e iniziative come queste contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei piccoli, il loro contatto con le attività ludico-sportive e a canalizzare positivamente le tensioni legate al percorso di diagnosi e cura".

“Power, Peace, Purpose – ha spiegato Rabbi Elimelech Goldberg, fondatore e Direttore di Kids Kicking Cancer – è la sintesi della nostra missione: attraverso esercizi di respirazione, rilassamento e meditazione, i bambini che partecipano ai nostri programmi imparano a gestire meglio il dolore e ad affrontare con maggiore determinazione, coraggio, ma anche serenità interiore la malattia e le terapie a cui devono sottoporsi”. “I risultati raggiunti negli Stati Uniti ci dicono che oltre l’88% dei pazienti trae beneficio da questa attività in termini di riduzione del dolore percepito. Ogni bambino diventa così, a sua volta, testimone e ambasciatore di questa filosofia, insegnando agli altri le tecniche che ha appreso, perché possano a loro volta imparare a gestire meglio dolore, rabbia, ansia, paura, stress o altri problemi psico-fisici”, ha concluso Gldberg.

“Ringraziamo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per aver accolto la nostra proposta di collaborazione ed averci dato l’opportunità di partire con questo primo progetto pilota, mettendoci a disposizione gli spazi dove poter svolgere le nostre lezioni ed aiutandoci a dare vita all’iniziativa con il sostegno e supporto dello staff medico – ha commentato Mark Palermo, Direttore di Kids Kicking Cancer Italia Onlus – insieme ai bambini del reparto di onco-ematologia che hanno iniziato a frequentare settimanalmente le nostre lezioni, stiamo creando una bellissima squadra e ci auguriamo di poterla al più presto ampliare, accogliendo tanti altri giovani pazienti in cura presso l’Ospedale per altre patologie croniche gravi”.

15 marzo 2012
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