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La Federazione diabete giovanile compie 40 anni

di Lorenzo Proia

Spiega il presidente Cabras: “Nel nostro Paese l’incidenza diabetologica è in crescente aumento, in particolare nei giovani al di sotto dei 15 anni. Oggi in Italia le persone con diabete superano il 6% della popolazione, pari ad oltre 3 milioni e mezzo di italiani. E, poiché un diabetico su 3 non sa ancora di esserlo, i dati sono condizionati al ribasso”, e nel caso giovanile “15 mila bambini fascia 0-14 anni e 20 mila 0-18”.

12 MAG - La Federazione diabete giovanile compie i suoi primi 40 anni. “Numerose sono le ricorrenze che celebriamo nel 2021 – spiega Antonio Cabras, presidente della Fdg -, due non possiamo dimenticarle: la scoperta dell’insulina nel 1921, 100 anni fa, il farmaco salvavita ancora oggi somministrato a milioni di diabetici di tutto il mondo. I 40 anni della fondazione dell’Fdg, la Federazione Nazione Diabete Giovanile. La prima Associazione di giovani diabetici nacque ad Ostia Lido il 29 settembre 1973 dando impulso ai diabetici e alle loro famiglie di tutta Italia a rendersi partecipi e responsabili della propria salute”.

“L’evento di Ostia – spiega Cabras - si riprodusse in diverse regioni italiane e diede luogo a Milano il 22 gennaio 1981 alla costituzione della Federazione Nazionale Diabete Giovanile, cui aderirono molteplici Associazioni Regionali. La scelta della Sede per la stesura dello Statuto non fu casuale in Corso Magenta all’Hotel delle Stelline, già Palazzo delle Stelline, in passato adibito all’accoglienza delle orfanelle (le ‘stelline’). Gli scopi furono dettati con determinazione e convinzione dai partecipanti: ‘Promuovere gli scambi di informazione fra le Associazioni Regionali aderenti che gestiscono le proprie iniziative in piena autonomia. Tutelare gli interessi di queste ultime stimolando lo sviluppo della divulgazione scientifica e della diffusione di informazioni ai giovani diabetici, ai loro familiari, ad Enti Pubblici e Privati ed alla società. La Federazione sollecita altresì le Autorità legislative, amministrative, e sanitarie a mettere in atto tutte le misure volte al miglioramento dell’assistenza ai giovani diabetici’”.

“La sintesi degli scopi – illustra ancora il presidente della Fdg - nacque dalla considerazione che la Federazione dovesse raccogliere una nuova e più moderna idea della medicina e dell’assistenza socio sanitaria che fosse più vicina ai bambini e alle famiglie, più adeguata alla voce e ai bisogni dei pazienti attraverso la Federazione. L’Fdg si pose l’obiettivo di uniformare gli interventi su tutto il territorio nazionale, obiettivo per quegli anni non condiviso da tutti per il timore che limitasse la libertà terapeutica del Diabetologo. A sei anni dalla sua nascita fu la Legge 115 del 16 marzo 1987 a volere ‘Criteri di uniformità validi per tutto il territorio nazionale relativamente a Strutture e parametri organizzativi dei Servizi di Diabetologia, metodi di indagine clinica, criteri di diagnosi e terapia’”.

“Quest’anno l’Fdg celebra i 40 anni di attività dedicati alla diffusione di una politica preventiva e d’intervento tra le fasce più a rischio, quelle per il diabete mellito di tipo 1 (insulino­dipendente), poiché nel nostro Paese l’incidenza diabetologica è in crescente aumento, in particolare nei giovani al di sotto dei 15 anni. Oggi, solo in Italia, le persone con diabete superano il 6% della popolazione, pari ad oltre 3 milioni e mezzo di italiani. E, poiché un diabetico su 3 non sa ancora di esserlo, i dati sono condizionati al ribasso. In Sardegna, poi, il dato è ancora più preoccupante, si parla di 1600 casi 0/17 anni, 132 casi 0/14 anni nel 2019, 120 casi 0/14, 50 casi 0/30 anni nel 2020. Ogni anno in Sardegna abbiamo circa 700 nuovi casi di diabete, che richiedono almeno quattro somministrazioni giornaliere di insulino diversi farmaci. I malati di diabete nel mondo, si calcola siano 400 milioni;in pratica, ogni 10 secondi due persone sviluppano il diabete. Drammatici anche i dati sul diabete giovanile: si parla di 15 mila bambini nella fascia 0-14 anni e 20 mila nella fascia 0-18; il numero di nuovi casi aumenta del 3,6% all'anno. Il diabete mal controllato può sviluppare serie e molteplici complicanze”, prosegue.

“Sulla diagnosi precoce – spiega ancora il presidente Cabras - affinché la sintomatologia del diabete sia riconosciuta precocemente non solo dagli Operatori Sanitari, ma anche dai familiari del bambino e del giovane con diabete, e da tutti coloro che fanno parte della sua area di comunicazione sociale. Sulla terapia, sull’educazione sanitaria e sulle problematiche psicologiche affinché siano affrontate con interventi dei Servizi di Diabetologia Pediatrica adeguati all’età e ai bisogni. Sull’educazione alimentare perché venga impartita, con il corretto addestramento, dal Dietologo. Sull’autocontrollo per essere eseguito scrupolosamente, con gli ausili tecnici necessari per permettere una corretta alimentazione, attività fisica e dosaggio insulinico”.

“Le linee giuda auspicate dall’Fdg furono recepite dalla Legge 115 alla quale collaborò intensamente sotto il profilo giuridico. In quegli anni vivevamo situazioni difficili e di grande incertezza, ma tutti avevamo un grande entusiasmo, non sapevamo se potevamo nel futuro vincere il diabete, ma convinti di provarci, che occorresse investire nel futuro, nei giovani, nella lotta per la salute. Il Volontariato e la Sanità sono un sistema complesso, nel quale occorre attitudine al cambiamento in base alle esigenze e alle scoperte scientifiche. Abbiamo in questi 40 anni mirato alle conoscenza e alla formazione delle organizzazioni di volontariato per poter interfacciarsi nella società in generale e nella sanità, principi che negli anni ne hanno favorito l’espansione e l’azione”, prosegue il presidente Fdg.

“Siamo attualmente in prima linea attraverso i canali telematici, la stampa online e i quotidiani. Nel 2021 continuiamo a batterci per la salvaguardia di un Servizio Sanitario Pubblico che si coniughi con l’applicazione e la realizzazione delle migliori evidenze scientifiche nella terapia, comprendendo le tecnologie più avanzate. Temi molto attuali sono l’inserimento nel mondo del lavoro e la pratica delle discipline sportive. Credo che la battaglia sia ancora lunga. Crediamo che la sostenibilità dei sistemi sanitari sia strettamente legata alla nostra capacità di gestire la sfida del progressivo aumento dei diabetici. Ringrazio per averci sostenuto i bambini e giovani con diabete, oggi uomini, i genitori, le infermiere, gli infermieri, i diabetologi che ci hanno sostenuto e creduto sin dall’inizio”, conclude Antonio Cabras.
 
Lorenzo Proia

12 maggio 2021
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