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Tumore al seno. Nasce l’alleanza “Europa donna parlamento”


Alla iniziativa hanno aderito 19 parlamentari di diversi schieramenti politici. L’obiettivo è difendere, anche a livello legislativo, le oltre 834 mila donne con  neoplasia. D’Antona: “Vogliamo lavorare con le Istituzioni per rendere più accessibile l’offerta di prestazioni e servizi e superare le differenze Nord-Sud”

27 LUG - Potenziare la qualità delle cure per il tumore al seno e perfezionare il funzionamento delle Breast Unit, superando le forti divisioni regionali. Favorire campagne di prevenzione, sia primaria sia secondaria. Migliorare la gestione delle pazienti con i carcinomi più difficili da trattare: quelli ad alto rischio e i casi metastatici.
 

Sono questi i tre principali punti programmatici del Manifesto di Europa Donna Parlamento, nato per tutelare i diritti delle donne con tumore al seno, ridurre la sua incidenza e migliorare diagnosi e cura. Un manifesto - presentato oggi in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati e al quale hanno già aderito 19 parlamentari di diversi schieramenti politici – promosso da Europa Donna Italia, il movimento che tutela i diritti delle donne alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, nato nel luglio del 2000 su iniziativa del prof. Umberto Veronesi.
 

“Stiamo lavorando con le Parlamentari per individuare insieme i percorsi più efficaci per ampliare e rendere più accessibile l’offerta di prestazioni e servizi a beneficio delle donne – afferma Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – in particolare, siamo preoccupati per la forte divisione tra Nord e Sud in termini di salute. Si tratta, infatti, di un problema di vecchia data che il Covid-19 ha reso ancora più evidente. Le Regioni settentrionali continuano ad offrire migliori servizi e infrastrutture rispetto a quelle del Sud. Noi siamo invece a favore dell’uguaglianza dei diritti delle donne e vorremmo che in tutta Italia le pazienti fossero trattate allo stesso modo quando devono affrontare un tumore. La pandemia e il Recovery Fund ci stanno spingendo verso un grande cambiamento in infrastrutture, trasformazione digitale, educazione, ambiente e anche salute. Ringraziamo quindi tutte le Parlamentari che hanno deciso di aderire all’alleanza che sta già registrando nuove importanti adesioni”.
 
Hanno aderito: Maria Soave Alemanno (Membro Comm. Finanze Camera), Simona Baldassarre (Membro Comm. Sanità pubblica e Comm. per i diritti delle donne Europarlamento), Maria Teresa Bellucci (Membro Comm. Affari sociali Camera), Paola Binetti (Membro Comm. Igiene e Sanità Senato), Rossana Boldi (Vicepresidente Comm. Affari sociali Camera), Paola Boldrini (Vicepresidente Comm. Igiene e Sanità Senato), Fabiola Bologna (Segretario Comm. Affari sociali Camera), Maria Elena Boschi (Membro Comm. Bilancio Camera), Elena Carnevali (Membro Comm. Affari sociali Camera), Maria Domenica Castellone (Membro Comm. Igiene e sanità), Marialucia Lorefice (Pres. Comm. Affari sociali Camera), Beatrice Lorenzin (Membro Comm. Bilancio Camera), Elisa Pirro (Membro Comm. Igiene e Sanità Senato), Isabella Rauti (Membro Comm. Straordinaria per la tutela e promozione dei diritti umani), Maria Rizzotti (Membro Comm. Igiene e Sanità Senato), Cristina Rossello (Membro Comm. Politiche UE Camera), Debora Serracchiani (Membro Comm. Lavoro Camera), Livia Turco (Ex Ministro della Salute), Giuseppina Versace (Membro Comm. Affari sociali Camera).
 
I principali punti di intervento, ha spiegato Corrado Tinterri, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico di Europa Donna Italia, sui quali lavorare sono:
- qualità della diagnosi, della cura e dell’assistenza nei Centri di Senologia Multidisciplinari (Breast Unit), introdotti in Italia con l’Intesa Stato Regioni 185/CSR del 18 dicembre 2014, qualità ancora disomogenea – e a volte carente – sul territorio nazionale;
- qualità dell’anticipazione diagnostica, attraverso i programmi di screening che ancora oggi non hanno del tutto recuperato i ritardi accumulatisi nei mesi di lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19;
- diffusione di percorsi di sorveglianza e cura gratuiti dedicati alle donne ad alto rischio per predisposizione genetica al tumore e ai loro familiari;
implementazione di percorsi dedicati alle pazienti con tumore al seno metastatico. Il carcinoma mammario interessa oltre 834mila donne nel nostro Paese e il numero è in costante crescita perché ogni anno si ammalano oltre 54 mila donne.
“È quindi necessario, anche a livello legislativo – ha concluso Tinterri – avere la sensibilità delle parlamentari donne, che ringraziamo, per deliberare provvedimenti adeguati e tempestivi a tutela delle donne-cittadine”.

27 luglio 2021
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